Dopo Londra anche Berlino brucia cresce il disagio sociale in Europa

Nella capitale tedesca, dove il mese prossimo si vota per rinnovare il sindaco, cresce il timore che le 67 automobili distrutte dalle fiamme o vandalizzate in queste notti possano essere i primi segnali che nella capitale tedesca possa scoppiare la rabbia e la furia devastatrice come è successo a Londra. Un timore che è ragionevole secondo Christian Pfeiffer, criminologo interpellato dalla Dpa, secondo il quale il sogno di chi sta dando fuoco a queste macchine è proprio quello di poter riuscire a innescare rivolte stile Londra. “Questo non credo che potrà succedere, ma questo non impedisce loro di tentare – ha detto – e per questo sono preoccupato dal fatto che i fatti di Londra possano avere una certa influenza qui da noi”. I politici tedeschi però tendono a minimizzare questo rischio, ricordando come vi siano delle chiare differenze, sia nei numeri che nelle motivazioni, tra quanto è successo a Londra e i roghi di Berlino che appaiono ancora opera di cani sciolti. Senza contare, poi, che è da diversi anni che a Berlino, e in altre città come Amburgo, si registra il fenomeno di auto date alle fiamme, in particolare auto di lusso, con le scritte di grandi corporation, Suv che sono la versione civile di mezzi militari. “Spero, e sono abbastanza fiduciosa, che ci saranno risparmiare le scene che abbiamo visto a Londra e nelle altre città britanniche”, ha dichiarato il cancelliere Angela Merkel.