Vibo Valentia, il senatore Bevilacqua bolla la Provincia come spendacciona

La moralizzazione della politica tirata in ballo dal centrosinistra in più occasioni per sottolineare i principi cardine a cui ogni buon amministratore dovrebbe fare riferimento nella gestione della cosa pubblica non può essere soggetta a interpretazioni e modellata in base alle esigenze del momento, ma dovrebbe invece ispirarsi a regole universali, valide per tutti. Trasparenza, democrazia, legalità, gestione oculata delle risorse, efficienza nell’amministrazione del bene comune, sono parole che acquistano significato solo quando vengono riempite di contenuti e quindi messe in pratica.  E infatti, il paradosso parte proprio da questo: “se da una parte si criticano i tagli alla spesa pubblica e la riduzione delle risorse destinate agli enti locali, dall’altra sono gli  stessi enti locali a non far nulla per abbattere i costi della politica”. Parte da questa riflessione il sen. Francesco Bevilacqua per sottolineare come siano, soprattutto, le Province mignon, tra le quali svetta quella di Vibo Valentia, ad essere le più spendaccione. L’indagine, pubblicata sul quotidiano “Libero” e condotta su scala nazionale dall’associazione Trecentosessanta, evidenzia che il record per  le spese di personale se lo aggiudica la nostra Provincia che spende 104 euro per ogni residente, contro i 28 di Milano e i 37 di Roma. Infatti – prosegue Bevilacqua – tornando allo studio condotto dall’associazione Trecentossanta – per altro compilato da Marco Stradiotto senatore di quel Pd che all’ultima votazione per la soppressione delle province ha preferito defilarsi, astenendosi e di fatto rafforzando il voto contrario della maggioranza – viene fuori che enti piccoli comela Provinciadi Vibo costano molto di più di quelli grandi. Allora, prima che l’assessore provinciale Barbuto si stracciasse le vesti accusando il Governo per i tagli alle amministrazioni locali, forse sarebbe stato il caso di mettersi una mano sulla coscienza.  Da quanto mi risulta – continua il parlamentare vibonese – era stato proprio il presidente De Nisi a dichiarare di voler contraddistinguere la sua azione amministrativa per chiarezza ed efficacia. Al contrario, pare sia invece ciclicamente affaccendato a rimodulare la giunta. Tutto ciò evidenzia la politica miope e di cordata dell’amministrazione De Nisi che, anziché attuare progetti complessivi di sviluppo del territorio per far fronte al dilagante fenomeno del sottosviluppo, pensa bene di garantire la poltrona ai suoi sostenitori fino a conclusione del mandato elettorale. Credo che a poco servano i proclami della maggioranza   – conclude Bevilacqua  – se non a tamponare problemi più complessi legati alle difficoltà che tutto il territorio sta attraversando e che invece avrebbero bisogno di maggiore  cura e attenzione”.