Il governo è pronto a modificare la norma contenuta nella manovra che blocca la rivalutazione delle pensioni di 13 milioni di cittadini

Lo ha assicurato il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. “Siamo pronti a modifiche – ha detto -. Siamo apertissimi a discuterne, come abbiamo detto da subito”. “Non dimentichiamo che le fasce più basse sono indicizzate al cento per cento” ha detto il ministro del Lavoro spiegando la norma che rallenta le rivalutazioni delle pensioni per i redditi medio alti. “Non dimentichiamo che norme di questo tipo sono state fatte da tutti i governi di centrosinistra. Eviterei dunque polemiche ideologiche a questo proposito”. Intanto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha riconvocato per questo pomeriggio alle 15 la conferenza stampa per la presentazione dei contenuti manovra di stabilizzazione finanziaria che secondo le ultime stime sfiorerebbe i 50 miliardi dai 43 annunciati. E sulla quale sono ancora in corso le valutazioni dell’ufficio tecnico del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ieri, dopo aver preso atto della cancellazione della cosiddetta norma salva Fininvest, ha chiesto nuovi chiarimenti al governo. L’incontro con i giornalisti inizialmente previsto ieri era stato cancellato in piena bufera per l’introduzione a sorpresa nel testo del documento inviato al Colle proprio del codicillo che avrebbe evitato alla Fininvest, il gruppo controllato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, di evitare il pagamento del maxi risarcimento da 750 milioni di euro alla Cir di Carlo De Benedetti sul lodo Mondadori. La motivazione ufficiale del rinvio era stato il nubifragio che la mattina si era abbattuto su Roma rendendo difficili i collegamenti. Alla conferenza stampa è prevista la presenza anche i ministri del lavoro Maurizio Sacconi, dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, e della Semplificazione, Roberto Calderoli.