Rovigo, primato per assegni e cambiali andati in protesto

Primato in Veneto per Rovigo: la maggiore concentrazione di assegni e cambiali protestati. Mentre nel 2010 Belluno con 1 protesto ogni 235 abitanti è stata la terza provincia italiana – prima in Veneto – con la più bassa densità di azioni esecutive su titoli, Rovigo è quella che in Veneto ha la maggior concentrazione con 1 protesto su 68 abitanti. Segno di una situazione pesistente di crisi economica. Das Italia, ompagnia specializzata nella tutela legale, ha analizzato i dati riferiti agli ultimi tre anni (2008-2010), un fenomeno che coinvolge non soltanto i consumatori privati, ma che sta prendendo piede anche tra le aziende. A livello nazionale la concentrazione di assegni e cambiali protestati è inferiore a quella di Belluno soltanto a Bolzano (1 ogni 277 abitanti) e Trento (1 ogni 243 abitanti). La provincia veneta stacca di quasi 150 abitanti Venezia (1 protesto ogni 100 abitanti) che registra valori vicini a quelli di altre quatto province: Verona (1/92 abitanti), Treviso (1/91 abitanti), Vicenza (1/88 abitanti) e Padova (1/87 abitanti). La provincia di Rovigo (1/68 abitanti) è quella con la maggiore concentrazione. Mentre la concentrazione per abitante premia Belluno la variazione del numero dei titoli protestati nel periodo 2008-2010 fa rilevare un incremento minimo (+3,7%, per un totale di 908 effetti nel 2010), che tuttavia rimane il più basso delle sette province venete. Tre di queste si trovano ai primi posti per crescita a livello nazionale: Vicenza (+44,8% – terza in Italia per decremento), Venezia (+42,8% – quarta in Italia) e Rovigo (+40,6% – quinta in Italia). Nella Penisola i protesti avviati hanno un valore medio più basso a Palermo (1.547,6 euro), Brindisi (1.552,1 euro) e Lecce (1.605,6 euro). Padova (3.991,6 euro), Rovigo (3.990,8 euro) e Treviso (3.896,2 euro) sono tra le prime 10 in Italia per maggiore valore medio.