Quindici le persone coinvolte nella morte di Sara Scazzi, tutti i nomi e le accuse

I carabinieri del reparto operativo di Taranto e della squadra di polizia giudiziaria hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini per l’omicidio di Sara Scazzi. Gli indagati sono come già riferito in cronaca quindici. Sara Scazzi, quindicenne di Avetrana, venne uccisa il 26 agosto 2010 e il suo corpo venne ritrovato in un pozzo cisterna nelle campagne del paese la notte tra il 6 e il 7 ottobre dello scorso anno. Ecco i nomi degli indagati a vario titolo nell’inchiesta: Michele Antonio Misseri, del 57 anni, zio di Sara; la moglie Cosima Serrano, di 56 anni e la figlia Sabrina Misseri, di 23 anni, entrambe detenute; Carmine Misseri, di 55 anni, fratello di Michele; Cosimo Cosma, di 34 anni, nipote di Michele Misseri; gli avvocati Gianluca Mongelli, di 38 anni, VitoJ Russo, di 38 anni, Emilia Velletri, di 41 anni, moglie di Russo (questi ultimi due ex difensori di Sabrina Misseri) e Francesco De Cristofaro, di 45 anni, attuale difensore di Michele Misseri; Giovanni Buccolieri, di 40 anni, il fioraio che ha prima detto di aver visto Cosima costringere Sara a salire in auto, ritrattando poi tutto; i cognati di Buccolieri, Anna Scredo, di 39 anni e il maritoAntonio Colazzo, anche lui 39enne; la suocera di Buccolieri, Cosima Prudenzano, di 50 anni; Giuseppe NigroMichele Galasso, entrambi di 37 anni, il primo parente e il secondo amico del fioraio. I reati contestati dalla Procura della Repubblica di Taranto vanno dal concorso in omicidio, alla soppressione di cadavere, sequestro di persona, false dichiarazioni al Pm, alla soppressione di documenti, all’infedele patrocinio e all’intralcio alla giustizia. Sara Scazzi venne uccisa dalla zia Cosima Serrano e dalla cugina Sabrina Misseri; lo zio Michele operò la soppressione del cadavere e tentò di distruggere gli effetti personali della vittima. E’ quanto scrivono il procuratore aggiunto di Taranto, Pietro Argentino, e il sostituto procuratore Mariano Buccoliero nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Madre e figlia, secondo l’accusa, “privarono della libertà personale Sara Scazzi, costringendola dopo averla strattonata ed afferrata per i capelli, e comunque con tono minaccioso, a salire sull’autovettura della Serrano, conducendola verso la loro abitazione contro la volontà della minore, di cui cagionavano la morte a mezzo di una cinghia”. Del sequestro della piccola Sara da parte di Cosima Serrano e Sabrina Misseri aveva parlato il fioraio Giovanni Buccolieri, di 40 anni, che pure figura tra gli indagati: il fioraio aveva raccontato nell’autunno scorso ad amici e collaboratori di aver visto Cosima Serrano e Sabrina sequestrare Sara. Indotto a parlarne agli inquirenti, il 9 aprile scorso ha dichiarato di aver assistito il sequestro ma solo in sogno. Per questo è stato accusato di false dichiarazioni al pm.