Gioia Tauro, anche la Provincia di Cosenza manifesta per il Porto

“Anche la Provincia di Cosenza domani 30 giugno sarà presente con una propria delegazione ufficiale alla manifestazione indetta dai sindacati a sostegno del Porto di Gioia Tauro, per respingere con forza la richiesta di MCT di licenziamento di 467 lavoratori portuali. Una decisione che, se attuata, determinerebbe una ulteriore riduzione nell’attività produttive dell’indotto e cancellerebbe definitivamente qualsiasi possibilità di rafforzare il transhipment sul porto gioiese bloccando, di fatto, qualsiasi politica di crescita da innestare alla realizzazione della logistica e della intermodalità”. E’ quanto afferma, in una nota, il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. “La “vertenza” Gioia Tauro –ha detto Oliverio- rappresenta la punta drammatica di una crisi più ampia che da tempo investe la Calabria e il Mezzogiorno letteralmente dimenticati dal governo nazionale che pensa solo a corrispondere al meglio alle spinte antimeridionaliste della Lega e dei poteri forti del Paese e guarda alle nostre realtà solo come a luoghi da cui attingere i fondi per dirottarli altrove ed a cui imporre nuovi tagli e nuovi balzelli. Gioia Tauro, in questo senso, rappresenta il Mezzogiorno dimenticato e abbandonato a se stesso, in cui ormai è vietato parlare di sviluppo, ricerca, innovazione, sostegno alle imprese, alle autonomie locali, alla scuola e alle università. In cui la disoccupazione giovanile continua ad aumentare a vista d’occhio e si intensificano le partenze dalla Calabria verso altre regioni o Paesi dell’Europa dei nostri giovani laureati alla ricerca disperata di un lavoro. Dove si ingrossa il precariato, cresce il lavoro nero e il costo del denaro tocca, ormai, livelli insopportabili. Sono centinaia le aziende che continuano a chiudere e a licenziare i propri dipendenti. Anche uno strumento innovativo come il Credito d’imposta è stato distrutto, cancellato. Perfino il turismo, un settore che fino a qualche anno fa riusciva, seppur per alcuni mesi, a dare una risposta occupazionale e di reddito, secondo l’ultima nota sui flussi regionali di Confesercenti e  Federalberghi, indica una caduta delle presenze dal 30 al 50%. Un trend che, se non invertito, potrebbe determinare una crisi senza precedenti in questo settore. Vecchie e nuove povertà si incrociano e generano nuove sacche di disperazione e di disagio”. “In questo contesto – conclude Oliverio- non possiamo più stare fermi a guardare. Gioia Tauro, lo ripetiamo, rappresenta la Calabria e il Mezzogiorno. Occorre, quindi, una reazione forte, massiccia ed unitaria per contrastare con forza la deriva cinica ed antimeridionalista di un Governo sempre più distante ed insensibile ai problemi del Mezzogiorno e della Calabria. La nostra unità e la nostra forza di reazione, al di là delle appartenenze e dei colori politici, sono gli unici strumenti che abbiamo per far sentire forte la nostra voce e per fare in modo che il 5 luglio prossimo a Roma non si discuta degli esuberi da tagliare, ma degli impegni da assumere e degli investimenti da realizzare.

Ufficio Stampa Provincia di Cosenza