Il centrosinistra in difficoltà con gli amici Fini e Casini messi peggio

“Parteciperemo con un nostro candidato, altrimenti facciamo le primarie per candidati alla Vendola, e questo non aiuta”. E’ una frase pronunciata in queste ore da Tonino Di Pietro, il “capo” dell’Idv. Un discorso che esemplifica chiaramente come nel centrosinistra non via sia al momento la maturità necessaria a diventare forza di Governo. Tra i vari Nichi Vendola, i grillini, il Popolo Viola, i Finiani, l’Udc, il Pd sembra di intravedere la vecchia Unione rivista e scorretta. Come dire: ancora una volta un favore a Silvio Berlusconi. Vendola, del resto non aiuta il dialogo nel disperato tentativo di sottrarre la leadership da sotto il piatto di Bersani. “Capisco il problema di Di Pietro: vede esaurito lo spazio della rincorsa a sinistra. E sceglie di ricollocarsi come ala destra del centrosinistra. In sostanza torna al moderatismo radicale delle origini. Intendiamoci, non è trasformismo: solo un riposizionamento”.  E se il clima è questo Casini e Fini fanno bene a cercare di stare lontani e riallacciare con il centrodestra…