Dibattito pubblico a Catanzaro: Tutela delle imprese e dell’ambiente, la soluzione è assicurativa?

Lo scorso 9 giugno presso l’Aliseo Conference Center di Catanzaro si è aperto un dibattito sulla “Tutela delle imprese. Soluzione ai danni da calamità naturale e rischi ambientali”. Tra i partecipanti ad un vero e proprio dibattito, ricco di spunti, menzioniamo il dott. Franco Torchia, Sottosegretario alla Protezione Civile della Presidenza Regione Calabria, il dott. Giovanni Faglia Segretario Generale del Pool Inquinamento, l’avv. Roberto Franco del Foro di Vibo Valentia, l’ing. Sergio Ginocchietti dirigente del gruppo UGF Assicurazioni, Presidente della Commissione Sinistri Calamità Naturali ANIA, l’ing. Amedeo Polisicchio Delegato AIPAI Calabria. Costituente promossa dall’associazione Kalabriamenteteam e condotta dal dott. Gianpiero Menniti. In apertura del dibattito è stato proiettato un brevissimo filmato sui disastri in Calabria con alcune urla concitate che nel corso dell’incontro, forse non del tutto correttamente sono state poste a confronto con il diverso atteggiamento manifestato dalle popolazioni giapponesi colpite dall’ultimo sisma: ogni realtà è differente, e la cultura di un popolo dipende anche dalla propria storia e dal comportamento che in essa hanno tenuto le classi dirigente e di governo. L’ing. Amedeo Polisicchio, delegato regionale Aipai, ha illustrato la genesi del percorso che ha condotto all’iniziativa, sin dal workshop del maggio 2010 condiviso dai periti con i rappresentanti delle amministrazioni locali, delle associazioni di categoria, del sistema bancario e dei tecnici e consulenti di settore; proseguendo con il convegno AIPAI dello scorso febbraio dopo il quale è stato costituito un tavolo operativo di lavoro a cui partecipano oggi l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, rappresentata dal segretario generale dott. Primerano dirigente ad interim del settore ambiente, l’ARPACAL, rappresentato dal dirigente ing. Vottari e Confindustria Catanzaro. Il tema è apparso subito vivo, gli scambi di opinione sempre interessanti e talvolta divergenti. Si è discussa la possibilità per le imprese di assicurarsi per i danni da calamità naturali e da rischi ambientali; intendendo come imprese non solo quelle industriali, manifatturiere, chimiche, etc. ma comprendendovi aziende ospedaliere, pubbliche, di erogazione di servizi e, perché no, Enti locali. Non per nulla il dott. Faglia ha simpaticamente parlato di serbatoi ”democratici”: lo sversamento di prodotti combustibili nel suolo può inquinare la falda acquifera allo stesso modo chiunque ne sia il proprietario, ad esempio una stazione di servizio piuttosto che un ente pubblico. Per le abitazioni civili, una copertura assicurativa contro le calamità naturali, come terremoto o alluvioni, è possibile solo a due ineludibili condizioni: l’obbligatorietà ed il riferirsi all’intero territorio nazionale; in tal modo trova applicazione un idoneo principio mutualistico con costi che, dagli studi attuali, risulterebbero non certo proibitivi. Questo concetto, esposto dall’ing. Ginocchietti di UNIPOL, di passaggio della fattispecie dal welfare state al welfare community, sul quale da tempo sono preparate le Compagnie, era contenuto anche nella nota con cui l’ing. Cincotti, vicepresidente del CINEAS, ha ringraziato l’organizzatore KalabriamenteTeam dell’invito ricevuto, salutando i partecipanti nell’impossibilità di intervenire. Concetto rafforzato dall’intervento dell’avv. Roberto Franco che ha cercato di sensibilizzare le Compagnie di assicurazione su una maggiore trasparenza dei contratti, tenuto conto del generalmente valido principio di buona fede. L’ing. Polisicchio ha voluto precisare come il tavolo di lavoro avesse identificato quale possibile ed auspicabile obiettivo il contenimento nella regione delle conseguenze sociali, economiche-finanziarie e sull’ambiente del “rischio ambientale” e dei fenomeni di “calamità naturali”, da raggiungere attraverso azioni mirate di informazione, formazione, prevenzione e protezione. Brillante nel merito l’intervento dalla platea dell’ing. Alberto Lagi, della PER Spa, che ha raccontato l’esperienza post-sinistro della Ferrero in occasione dell’alluvione di Alba da cui scaturì l’idea del Disaster Recovery Plan che ha trovato applicazione anche in Calabria in un’azienda innovativa ed attenta all’ambiente come la Callipo Tonno. Sempre l’ing. Polisicchio ha invitato il sottosegretario Torchia a far partecipare al tavolo operativo la rappresentanza della presidenza della regione. Il dott. Torchia, pronto al dibattito e preparato sull’argomento, non soltanto ha raccolto l’invito dell’ing. Polisicchio alla Regione Calabria di partecipazione al tavolo di lavoro ma con attenzione e disponibilità ha invitato l’Aipai a partecipare al tavolo tecnico da lui istituito il 5 maggio scorso; iniziativa apprezzata dai partecipanti al dibattito poiché avvio di un nuovo metodo lavorativo, introdotto con determinazione dal sottosegretario e meritevole di plauso. Lo stesso sottosegretario ha insistito sull’opportunità di valutare la possibilità di copertura per la sola regione Calabria qualora non si arrivasse all’assicurazione obbligatoria, dimostrando interesse per la tutela delle proprietà dei cittadini e delle imprese; non è un caso, ad esempio, lo studio in corso sui pericoli da sisma per la città di Reggio Calabria in corso assieme all’università Mediterranea. Egli non ha mancato di rivolgere una critica al governo per la non equa distribuzione delle risorse cocesse a copertura dei danni nelle diverse regioni.