Vibo Valentia, dal fronte un bollettino di guerra

07/05/2011 Ignoti, dopo essersi introdotti nell’edificio che ospita il palazzetto dello sport per ragazzi a Paravati di Mileto (VV), hanno appiccato un incendio, causando ingenti danni.

 

10/05/2011 Un ordigno, verosimilmente una bomba carta, è stato depositato e fatto scoppiare sul davanzale di una delle serrande della pasticceria «Profiterol» gestita da R.F., 34 anni, a Vibo Valentia.

 

01/06/2011 Nuova intimidazione in Calabria ai danni dell’impresa di costruzioni di Vincenzo Restuccia che negli ultimi anni ne ha subiti più di cento. Persone non identificate hanno dato alle fiamme, nei pressi di Parghelia, in provincia di Vibo Valentia, un carrello adibito al trasporto di mezzi meccanici.

 

01/06/2011 Due bottiglie di plastica contenenti liquido infiammabile sono state lanciate sul tetto di una delle villette all’interno del residence «Baia del Sole» di proprietà di Pino Giuliano, 56 anni, presidente della sezione turismo della Confidustria vibonese e appena eletto sindaco di Ricadi (in foto al momento dell’elezione). Il fatto è avvenuto stamattina poco dopo le tre.

 

04/06/2011 Numerosi colpi di arma da fuoco sono stati sparati la scorsa notte contro le serrande di un supermarket, della catena Despar, a Vibo Valentia, nella zona denominata «Cancello Rosso», in pieno centro abitato.

 

06/06/2011 Erano le 23 di sabato e Giovanni Villella, 31 anni (nel riquadro), aveva detto alla moglie che usciva per andare a comprare le sigarette, ma poi a casa non è più tornato. Qualcuno infatti l’ha ucciso dandogli appuntamento oppure perchè aveva rubato delle piante da un vivaio adiacente la stradina dove è stato trovato morto.

 

06/06/2011 Prostituzione, a Vibo incontri in agriturismo quattro persone denunciate. Avevano organizzato una vera e propria casa per appuntamenti all’interno di un agriturismo del Monte Poro a Vibo Valentia.

Gli incontri avvenivano in una struttura agrituristica sul Monte Poro, nel Vibnese; una sistemazione ideale per non dare nell’occhio e poter ricevere tutti i clienti che si volevano senza sollevare troppi sospetti. Il giro di prostituzione è stato scoperto dai carabinieri di Vibo Valentia che hanno denunciato quattro persone, tra cui due donne sudamericane e due giovani vibonesi.

 

04/06/2011 Numerosi colpi di arma da fuoco sono stati sparati la scorsa notte contro le serrande di un supermarket, della catena Despar, a Vibo Valentia, nella zona denominata “Cancello Rosso”, in pieno centro abitato.

 

06/06/2011 Preso di mira lo showroom di rivestimenti per interni e rubinetterie Callipo, lungo la strada provinciale che collega Vibo Valentia alla frazione Triparni. Ignoti, la scorsa notte, hanno fatto esplodere un ordigno di medio-basso potenziale. Circa una settimana addietro erano stati esplosi alcuni colpi di pistola contro la vetrata dello show-room.

Ed ancora il bollettino di guerra continua con: Vibo Valentia, segni celtici sulla facciata di San Michele; Vibo Valentia grave attentato al tecnico comunale Santini; l’incendio della macchina del sindaco a Tropea , l’agguato mortale a Prostamo di San Costantino ecc ecc. Che tristezza scrivere “eccetera  eccetera”!! Ma perché qui è tutto così “normale”? Ancora una volta la domanda che ci si pone è se davvero  e perché questa popolazione, da anni sotto narcosi, non riesce a svegliarsi. Ma la constatazione più severa è che anche chi giunge qui con le più belle intenzioni sembra farsi narcotizzare se non scappa via prima del termine del mandato. Nei discorsi che si sentono fare c’è sempre chi condanna l’usurato anziché l’usuraio, il negozio perché per chissà quale ragione gli hanno messo la bomba carta anziché il delinquente e responsabile del vile gesto, il cadavere perché in fin dei conti era un pregiudicato, la catena commerciale perché vai a scoprire a chi ha pestato i piedi, l’incendio dell’autovettura perché forse autocombustione e speculazione nel volere assicurata una scorta o una tutela. Insomma c’è una voglia di “restare tranquilli” e quindi di non andare a cercare beghe tentando di capire i fenomeni estorsivi e criminali che quotidianamente stanno affliggendo la nostra economia, il nostro sistema amministrativo (questo a dire il vero già alquanto afflitto per l’incapacità dei nostri amministratori) e la nostra società civile. Basta ribellarsi, indignarsi, impegnarsi tanto non serve a nulla. I giovani spesso ripetono che purtroppo questo male è nato con l’uomo, che sicuramente non saremo noi ad estirpare questo cancro e poi… prima o poi si deve morire!! Apatia, passività, pigrizia, pessimismo, diffidenza , sfiducia questa è l’aria che si respira! Aria torbida, maleodorante del sangue versato per le strade, acre delle polveri sottili lasciate dalle esplosioni, nebulosa che non lascia intravvedere spiragli di giustizia e che copre, avvolge sfuocandone i contorni ogni flebile tentativo di riscossa della misera e sparuta umanità appartenente ad organizzazioni di promozione sociale. “Promozione sociale”, termine che qui si svuota di contenuti ovvero spessa parificata all’attività di ogni altra organizzazione fosse anche solo politica, che si imbriglia anch’essa nelle maglie di una burocrazia becera fatta di egoismi e prime donne, di teatralità e passerelle, che esclude dal suo interno chi ha veramente voglia di portare – o anche solo di proporre- il cambiamento. Il tutto mentre la politica si cimenta a discutere di “mafiosità positiva”.

Giovanna Fronte