Da Pizzo a San Calogero la Provincia della prostituzione

Una sistemazione ideale per non dare nell’occhio e poter ricevere tutti i clienti che si volevano senza sollevare troppi sospetti. Ufficialmente le due donne sudamericane che si erano stabilite nella struttura ricettiva per qualche giorno non erano altro che due turiste di passaggio e i due ragazzi che le avevano accompagnate, entrambi di S. Calogero ed uno appena 21enne mentre l’altro 37enne, erano due amici che le avevano accompagnate fino a destinazione e che ogni tanto le andavano a trovare con degli amici pronti a spendere qualche soldo. In realtà  i quattro si erano organizzati in modo che, mentre le due donne ricevevano i clienti all’interno dell’isolato agriturismo, i due giovani si prodigavano per trasportarle sul posto, contattare ed accompagnare le persone interessate agli affari ed assicurarsi che nessuno le disturbasse. Un sistema che sembrava perfetto, almeno fino a quando gli uomini della Stazione di Vibo Valentia non hanno scoperto il motivo di quel continuo via vai di macchine nella zona e non hanno rintracciato, su alcuni siti internet, alcuni annunci più che espliciti delle donne. Appena si è accorto che gli uomini della Compagnia Carabinieri avevano capito che qualcosa non andava, però, il gruppetto ha pensato bene di sparire dalla circolazione sperando che nessuno potesse identificarli con precisione. Speranza del tutto vana considerando che ai Carabinieri sono serviti solo pochi giorni per rintracciarli tutti e quattro e denunciarli per agevolazione della prostituzione. Ancora una casa per appuntamenti è stata quindi scoperta dagli uomini dell’Arma che stanno facendo un vero e proprio repulisti in tutta la provincia, divenuta in passato vera e propria terra di conquista per il business della prostituzione. Un’altra di recente era stata identificata a Pizzo.