Il PdL lavora alla fusione con l’Udc

Scajola corteggia l’Udc per rilanciare il PdL. “Al di là delle persone, la prospettiva deve essere questa” dichiara in una intervista a Repubblica l’uomo di spicco del partito di Berlusconi che rimarca come “ora dobbiamo tutti, noi e l’Udc, guardare lontano”. Per il Claudio, fido berlusconiano, con Alfano è arrivata una “risposta politica. Era necessario dopo la tremenda sberla che abbiamo preso alle elezioni”. Scajola in queste ore si è “rabbonito” rispetto al progetto di uscire dal PdL, complice un posto di visibilità. Scajola andrebbe a fare il vice presidente della Camera se Lupi dovesse essere nominato Guardasigilli. Scajola pensa anche ad un nuovo nome “fondato” sul concetto che “il PdL è un partito di centrodestra, non di destra, ed è necessario d’ora in avanti avere come bussola questo sentimento maggioritario tra i nostri elettori”.