Per Berlusconi il Pd è patetico

Bersani "caricaturato"

“I sondaggi di oggi ci danno 4 punti sopra il Pd – ha detto il premier – che festeggia ma è qualcosa di patetico perché i candidati che hanno vinto a Milano e Napoli non sono suoi”. Quanto ai motivi della sconfitta, Berlusconi cita problemi interni e cause esterne. Parla della crisi economica, ma anche delle “polemiche interne al partito”, della secessione di FLI e della lotta guerra all’evasione “che non ci ha attirato simpatie”. Per Berlusconi “è stato miracoloso mantenere il bilancio in ordine senza colpire i cittadini. Noi non abbiamo messo le mani nelle loro tasche. Solo la Germania ha fatto meglio di noi per il deficit ed e meglio di noi quanto a benessere dei cittadini. l’85% delle famiglie italiane ha una casa di proprietà, gli italiani hanno saputo risparmiare, si spendono oltre dieci miliardi in cosmetici, il nostro sistema bancario ha una performance eccezionale e lo Stato è stato sempre vicino ai cittadini quando hanno perso il lavoro. Abbiamo una riforma delle pensioni fatta senza un giorno di sciopero. I nostri pensionati hanno le pensioni più alte d’Europa”. Il premier ha anche aggiunto che “crediamo di meritare quasi un monumento perché rispetto ai governi europei noi non abbiamo adottato nessuna misura punitiva verso i cittadini”. Tra le cause esterne, invece, c’è stato il “fronte” dei media, giornali e tv, schierati contro il PdL che Berlusconi aveva già denunciato alla vigilia. Silvio Berlusconi, che ha parlato ieri sera, ha portato con sé in conferenza stampa Angelino Alfano, indicato dall’ufficio di presidenza segretario politico nazionale del partito. “Ad Angelino Alfano è stato assegnato un ruolo importante” ha detto aggiungendo che con la sua nomina “tutti sono convinti” che è superata la formula del 70-30%. “Oggi è stata dimenticata questa formula”. Berlusconi ha spiegato che tutti avranno pari dignità politica. Leggendo il dispositivo approvato, il premiere ha poi spiegato che “il segretario politico nazionale è l’organo esecutivo del PdL”. Dal canto suo il ministro Alfano ha detto: “Mi dimetterò da Ministro della Giustizia non appena il consiglio nazionale mi immetterà nell’esercizio della funzione e non prima del decreto sul codice antimafia e di quello sulla semplificazione dei riti dei processi civili”. E ha poi ribadito che “il PdL ha compiuto il suo processo di amalgama e ha deciso di avere un solo coordinatore: siamo un partito maturo in grado di innovare senza decapitare e il nostro obiettivo è vincere le politiche del 2013”. Conferenza stampa con sorpresa finale. E’, infatti, “intervenuto” Gianfranco Mascia, leader del Popolo Viola, allontanato dagli uomini della scorta di Berlusconi. Prima però è riuscito a dire frasi come “vergognati”, sarai “ricoperto dall’immondizia” e “fatti processare”. Un vero e proprio blitz che ha colto di sorpresa un po’ tutti ed interrotto anticipatamente la conferenza stampa del Cavaliere che ha reagito limitandosi a dire “va bene, va bene, grazie a tutti…”.