Pescara, donne in mini multate come prostitute

Luigi Albore Mascia fa parlare di sé e di Pescara per una decisione che rischia di essere impopolare: multe fino a 500 euro per chi veste con abiti succinti e in maniera provocante in alcune zone “calde” del territorio comunale, ma solo dalle ore 22:00 alle ore 07:00. Adesso, infatti, è assolutamente vietato non solo rallentare, marciare in auto a passo d’uomo o fermarsi a bordo del proprio veicolo dinanzi ad una prostituta, ma anche indossare capi di abbigliamento suscettibili di “offendere la pubblica decenza nonché tali da manifestare inequivocabilmente l’intendimento di offrire prestazioni sessuali a pagamento”. Sono quattro le zone della città interessate, tra il centro e la riviera. Le stesse “passeggiatrici”, dopo una serie di sanzioni non pagate, rischieranno l’espulsione o il foglio di via obbligatorio.  Ci aveva provato già a febbraio, con un’ordinanza che prevedeva multe per chi rallenta o si ferma a contrattare le prestazioni sessuali.  Lo stop è arrivato ad aprile con una sentenza che, di fatto, ha imposto la revisione del provvedimento costringendo gli uffici del Comune a confezionare un’ordinanza limitata nel tempo e nello spazio e collegata a un problema “urgente e contingibile”. L’ordinanza resterà in vigore sino al 31 ottobre 2011, ossia fino alla conclusione della stagione estiva. “Il nostro obiettivo – spiega il sindaco Mascia – è quello di garantire ordine pubblico e la tutela dei cittadini, di restituire tranquillità ai residenti di quelle vie particolarmente interessate dal fenomeno della prostituzione e di collaborare con le forze dell’ordine per scardinare un mercato che spesso vede le donne vittime del fenomeno stesso”.