Napoli, Vitignoitalia 2017 dal 21 al 23 maggio

Tre giorni, con un fitto programma di incontri, degustazioni, presentazioni e workshop. Oltre 200 le aziende presenti, provenienti dai più interessanti territori vitivinicoli nazionali. Circa 1.000 etichette in assaggio per i visitatori che affolleranno i bellissimi spazi di Castel dell’Ovo, uno dei più importanti monumenti italiani, autentico simbolo della città.

Un appuntamento imperdibile per i winelover che quest’anno si arricchisce di un’importante novità, rappresentata dalla prima edizione del “Napoli Wine Challenge”, un concorso enologico che, per le sue caratteristiche, si differenzia da tutti gli altri. Intanto per la composizione della giuria, costituita da critici, buyer e giornalisti, un melting pot in grado di esprimere le diverse sensibilità degustative oggi in campo e quindi in grado di rispecchiare in modo completo i gusti del pubblico dei consumatori. Quindi il fatto che i premi vengono ridotti drasticamente: non la solita pletora di riconoscimenti e attestati ma soltanto 5 premi, uno per ogni categoria in concorso (Rossi, Bianchi, Rosati, Spumanti, Vini Dolci). E infine il fatto che, dopo la prima fase eliminatoria, condotta rigorosamente alla cieca, la finalissima sarà in diretta streaming, in una sorta di glasnost enologica senza precedenti.

“L’obiettivo – spiega Luciano Pignataro, responsabile del progetto – aldilà di testare un format assolutamente innovativo sia per le caratteristiche della giuria che per la trasparenza legata alla diretta, è quello di dare valore a un concorso che è sempre passato in secondo piano rispetto all’evento che lo contiene, un po’ come succede anche in altri casi. Con “Napoli Wine Challenge” riteniamo di poter raggiungere l’intento di fare del concorso un elemento determinante della manifestazione stessa”.

Anche per questo a presiedere la giuria è stato chiamato Daniele Cernilli, un nome che rappresenta una garanzia assoluta, anche a livello internazionale, per quello che riguarda la critica enologica. Il coordinamento tecnico della giuria è stato affidato ad Adele Elisabetta Granieri.

Ma ovviamente Vitignoitalia vivrà di moltissimi momenti, non ultimo quello legato all’aspetto business che, soprattutto negli ultimi anni, è diventata una delle carte vincenti della manifestazione partenopea.

“Ospiteremo un nutrito gruppo di buyer internazionali – sottolinea Maurizio Teti, Direttore di Vitignoitalia – provenienti da ben 17 Paesi. Questo per offrire alle aziende partecipanti l’opportunità di incontrare rappresentanti di molti mercati, da quelli europei classici come Regno Unito, Irlanda e Austria, a quelli del nord del continente, Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia. Abbiamo dedicato particolare attenzione a realtà in crescita come Lettonia, Estonia, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria ma anche a quelli più lontani ma che mostrano grande attenzione per il vino italiano, come Israele, Libano, Vietnam e Singapore. Diciamo pure che per tre giorni Napoli accoglierà professionisti che nei loro Paesi determinano

Tre giorni, con un fitto programma di incontri, degustazioni, presentazioni e workshop. Oltre 200 le aziende presenti, provenienti dai più interessanti territori vitivinicoli nazionali. Circa 1.000 etichette in assaggio per i visitatori che affolleranno i bellissimi spazi di Castel dell’Ovo, uno dei più importanti monumenti italiani, autentico simbolo della città.

Un appuntamento imperdibile per i winelover che quest’anno si arricchisce di un’importante novità, rappresentata dalla prima edizione del “Napoli Wine Challenge”, un concorso enologico che, per le sue caratteristiche, si differenzia da tutti gli altri. Intanto per la composizione della giuria, costituita da critici, buyer e giornalisti, un melting pot in grado di esprimere le diverse sensibilità degustative oggi in campo e quindi in grado di rispecchiare in modo completo i gusti del pubblico dei consumatori. Quindi il fatto che i premi vengono ridotti drasticamente: non la solita pletora di riconoscimenti e attestati ma soltanto 5 premi, uno per ogni categoria in concorso (Rossi, Bianchi, Rosati, Spumanti, Vini Dolci). E infine il fatto che, dopo la prima fase eliminatoria, condotta rigorosamente alla cieca, la finalissima sarà in diretta streaming, in una sorta di glasnost enologica senza precedenti.

“L’obiettivo – spiega Luciano Pignataro, responsabile del progetto – aldilà di testare un format assolutamente innovativo sia per le caratteristiche della giuria che per la trasparenza legata alla diretta, è quello di dare valore a un concorso che è sempre passato in secondo piano rispetto all’evento che lo contiene, un po’ come succede anche in altri casi. Con “Napoli Wine Challenge” riteniamo di poter raggiungere l’intento di fare del concorso un elemento determinante della manifestazione stessa”.

Anche per questo a presiedere la giuria è stato chiamato Daniele Cernilli, un nome che rappresenta una garanzia assoluta, anche a livello internazionale, per quello che riguarda la critica enologica. Il coordinamento tecnico della giuria è stato affidato ad Adele Elisabetta Granieri.

Ma Vitignoitalia vivrà di moltissimi momenti, non ultimo quello legato all’aspetto business che, soprattutto negli ultimi anni, è diventata una delle carte vincenti della manifestazione partenopea.

“Ospiteremo un nutrito gruppo di buyer internazionali – sottolinea Maurizio Teti, Direttore di Vitignoitalia – provenienti da ben 17 Paesi. Questo per offrire alle aziende partecipanti l’opportunità di incontrare rappresentanti di molti mercati, da quelli europei classici come Regno Unito, Irlanda e Austria, a quelli del nord del continente, Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia. Abbiamo dedicato particolare attenzione a realtà in crescita come Lettonia, Estonia, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria ma anche a quelli più lontani ma che mostrano grande attenzione per il vino italiano, come Israele, Libano, Vietnam e Singapore. Diciamo pure che per tre giorni Napoli accoglierà professionisti che nei loro Paesi determinano.