Rionero in Vulture, sfugge ad un posto di blocco e provoca incidente, morta donna di 53 anni a Rapolla

Sinistro mortale lungo la SS658 all’altezza del Comune di Rapolla. Una donna è morta sul colpo. Nove i feriti. Un giovane originario di Melfi è stato tratto in arresto dai militari della Stazione Carabinieri di Rapolla, con l’accusa di omicidio stradale e lesioni personali stradali. Una Maserati, percorrendo le vie del centro di Rapolla, si è imbattuta in un posto di controllo predisposto dai militari della locale Stazione Carabinieri lungo il tratto urbano della SP93 nell’ambito di un normale servizio di controllo del territorio. Intimato l’alt al conducente, questi, accelerando si è allontanato – secondo la ricostruzione dei Carabinieri – guadagnando terreno a forte velocità. Pochi minuti sono trascorsi quando i militari, impegnati nelle ricerche dell’auto,  sono sopraggiunti sulla SS658, dove pochissimi attimi prima il conducente della Maserati, secondo quanto ricostruito, a causa della forte velocità e delle precarie condizioni del manto stradale reso umido dalla pioggia, aveva perso il controllo del veicolo andando a collidere ripetutamente con altre vetture, tre in tutto, che sopraggiungevano nel senso di marcia opposto. L’impatto è stato fatale per una donna di Rionero in Vulture di 53 anni che viaggiava a bordo dell’auto di famiglia unitamente al marito ed al figlio. La donna è deceduta sul posto per le gravi ferite riportate. Altri nove, in tutto, i feriti, in gran parte giovani della zona, alcuni dei quali hanno riportato serie lesioni.

Gli accertamenti esperiti dai militari della Compagnia di Melfi e della Stazione di Rapolla, hanno consentito di raccogliere elementi a carico del conducente della Maserati, sul cui conto gli accertamenti condotti per la verifica del tasso alcolemico hanno dato esito positivo. Il giovane è stato tratto in arresto con l’accusa di omicidio stradale e lesioni personali stradali e, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Potenza, è stato ristretto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. Le indagini proseguono da parte dei militari dell’Arma, finalizzati alla completa ricostruzione dei fatti.