Roma, Santa Cecilia giro del mondo in tre orchestre. Sabato per l’Armenia

Sabato 5 la Filarmonica della Scala che suona per l’Armenia, lunedì 14 un’orchestra universitaria messicana, martedì 15 la Filarmonica del Qatar. Il settembre di Santa Cecilia è internazionale e apre le porte – per la seconda volta – alla musica che si fa sotto altri cieli (Scala a parte), a orchestre giovani e agguerrite.

Primo appuntamento, sabato 5 con la Filarmonica scaligera diretta da Daniel Harding, pianista Alessandro Taverna (il “nuovo Benedetti Michelangeli” per unanime opinione critica). In programma il Concerto n. 3 per piano e orchestra di Beethoven, laSinfonia n. 8 di Dvořák e Waltz di Khachaturian. La serata è dedicata al centenario del genocidio armeno nell’ambito di With you Armenia, progetto partito da Gerusalemme l’anno scorso e in viaggio (dopo la tappa romana) verso New York, Londra, Bruxelles e Vienna.

Lunedì 14 è la volta dell’Orquesta Juvenil Universitaria Eduardo Mata del Messico, compagine sinfonica dell’Universidad Nacional Autónoma de México, nata per promuovere i migliori talenti musicali del paese. Sotto la direzione di Gustavo Rivero Weber (direttore artistico e fondatore), esegue la Danza rituale del fuoco di Manuel de Falla, il Concerto per violino n. 2 La Campanella di Paganini (solista Massimo Quarta) e un “medley” di melodie popolari messicane interpretate dal soprano Lluvia Ruelas e dal tenore José Luis Ordóñez.

Martedì 15, infine, la Qatar Philarmonic Orchestra. Nata nel 2007, è composta da 101 strumentisti scelti da una giuria internazionale con audizioni in Europa e nei paesi arabi. Sul podio Dmitrij Kitajenko, al piano Boris Berezovskij. In programma la Sinfonia n. 1 di Prokof’ev e, di Čajkovskij, il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra e la Sinfonia n. 4.

I tre concerti all’Auditorium in Sala Sinopoli, sempre alle 21.