Roma, al via bando per l’impianto di compostaggio a Rocca Cencia

Roma rocca cencia 2È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana ed europea il bando di gara per la realizzazione di un impianto di compostaggio a Rocca Cencia, un tassello essenziale nel programma “Rifiuti Zero” che porterà alla creazione del primo Ecodistretto della Capitale. A presentarlo nella sede direzionale dell’AMA il sindaco di Roma Ignazio Marino, insieme all’assessore all’Ambiente e ai Rifiuti Estella Marino, al presidente e al direttore generale di Ama S.p.A., Daniele Fortini e Alessandro Filippi.

Il valore della base d’asta è di 21 milioni e 800 mila euro. L’aggiudicazione del bando avverrà mediante procedura aperta con lotto unico, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, suddivisa tra punteggio tecnico (60 punti) e punteggio economico (40 punti).

Il bando prevede un appalto integrato che chiede al vincitore di svolgere progettazione esecutiva, realizzazione e gestione per il primo anno. Nelle previsioni di Ama l’avvio dei lavori è previsto per dicembre 2015, mentre l’attivazione e messa in esercizio per ottobre 2016. Questo nuovo impianto di compostaggio è previsto dal Piano industriale pluriennale varato da Ama e renderà possibile trasformare a chilometri zero gli scarti organici raccolti con la differenziata nel quadrante est della città.

“Roma torna a investire nel ciclo dei rifiuti”, ha detto Fortini. “I rifiuti sono una risorsa e devono essere riconosciuti tali. Questo impianto nasce nel solco della trasparenza: non si decidono prima la tecnologia o i paletti ma si sollecita il mercato a proporre come realizzare il progetto. È un progetto ecologico perché è un impianto in cui entrano rifiuti ed escono prodotti. L’impianto lo realizzeremo con risorse nostre, affrancandoci così da soggetti terzi. La vita utile dell’impianto sarà di 20 anni”. Attualmente Ama è dotata di un unico impianto di compostaggio, sito a Maccarese, che lavora circa 22 mila tonnellate l’anno, a fronte delle oltre 119 mila tonnellate di scarti alimentari raccolte nel 2014. Il nuovo impianto di Rocca Cencia invece è pensato per accogliere ogni anno circa 40 mila tonnellate di scarti alimentari e organici e circa 10 mila tonnellate di rifiuti verdi, derivanti dalle attività di sfalcio e potatura. A regime consentirà quindi, insieme con quello di Maccarese, di triplicare il quantitativo annuale di rifiuti organici trattati negli impianti di proprietà Ama, che arriverà a 70mila tonnellate. “Saremo in grado di risparmiare molti soldi, avere la città più pulita, ma anche di diminuire la tariffa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti che pagano i cittadini perché questo impianto produrrà ricchezza”, ha sottolineato il sindaco Marino. Con la messa in esercizio dell’impianto di Rocca Cencia Ama stima risparmi pari a 2 milioni di euro l’anno sulla tariffa di trattamento, mentre nei 20 anni di vita utile l’azienda ha calcolato risparmi per 40 milioni di euro.

Per l’assessore Marino “questo è un ulteriore tassello lungo un percorso tracciato sin dall’inizio per riconvertire profondamente il ciclo di rifiuti a Roma. Questa forte inversione iniziata con la chiusura di Malagrotta inizia a dare i suoi frutti, ma ha bisogno di altri pezzi e anche della filiera dell’impiantistica. Abbiamo impresso un’accelerazione che oggi ci porta qui e a ridare all’azienda anche una prospettiva industriale”.

L’impianto verrà costruito in un’area di 1,8 ettari al centro dello stabilimento di Rocca Cencia, che si estende per complessivi 10 ettari. Trasformerà gli scarti organici in entrata in circa 17 mila tonnellate l’anno di compost, che potrà essere utilizzato anche nei parchi e ville della Capitale. “Non emetterà odori particolari – ha precisato Filippi – grazie alle migliori tecnologie impiegate. Da questo impianto uscirà fertilizzante per le piante, terriccio”. All’interno del sito saranno replicati i fenomeni naturali di degradazione delle sostanze organiche presenti negli scarti del cibo.