Quantitative Easing, acquisto di titoli per 60 miliardi di euro al mese

E’ il programma lanciato dalla “super” Bce fino a settembre 2016. Ad illustrarlo il Presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, sottolineando come l’acquisto dei titoli sarà compiuto sulla base della quota dei vari Paesi nel capitale della Bce.

monete da un euro

L’Eurotower ha lasciato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%. L’operazione proseguirà “comunque fino a quando non vedremo un deciso miglioramento nell’andamento dell’inflazione”, che sia coerente con l’obiettivo di un trend dei prezzi al 2%. Le misure prese aiuteranno contro i rischi per le aspettative d’inflazione.

I rischi dei titoli comprati, ha precisato Draghi, saranno condivisi soltanto nel caso di quelli europei, con una quota del 20% sul totale.

“Si tratta di un programma molto grande, e abbiamo tenuto conto delle preoccupazioni” di alcuni Paesi decidendo di non condividere i rischi su tutti i titoli che la Bce comprerà, ha puntualizzato Mario Draghi. Il Presidente dell’Eurotower ha escluso che le cedole sui titoli di Stato comprati dalle banche centrali nazionali possano essere utilizzate in futuro per un alleggerimento nei bilanci nazionali. La Bce, ha continuato Draghi, “ha un doppio limite” negli acquisti di titoli, pari al 33% per il debito di ciascun emittente e al 25% per ciascuna emissione. Il consiglio Bce è stato “unanime” sul fatto che il quantitative easing sia un vero strumento di politica monetaria mentre sulla necessità di lanciarlo “adesso” è stato deciso “a larga maggioranza”. La maggioranza, ha detto il presidente, era così ampia che non c’è stato bisogno del voto. Rispetto alla definizione di Qe come strumento di politica monetaria il board è “stato unanime, lo dico nel senso giuridico del termine. E’ uno strumento che fa parte di quelli a disposizione della Bce”. Inoltre c’è stato “consensus sulla decisioni in merito alla condivisione dei rischi”.