L’occhio tecnologico che ci veglia dall’alto è made in Pisa

o staff di DronsenseSi stanno diffondendo sempre di più, sono piccoli, discreti economici e supertecnologici: sono i droni o Apr, acronimo ufficiale dato dall’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) agli aeromobili a pilotaggio remoto, e non servono solo per spiare … almeno non quelli diDronsense, azienda insediata nell’incubatore del Polo Tecnologico di Navacchio che fonda le sue basi su una forte conoscenza nel campo dell’aeromodellismo e dell’ingegneristica relative all’impiego dei droni multirotori come mezzo, in ambito professionale, per acquisire immagini o dati provenienti da sensori di svariato tipo.

Dotato di telecamera, sensori e grazie all’esperienza del pilota che da remoto nulla ha da invidiare ai piloti di elicottero e aerei (uniche alternative al drone per certe attività di ispezione), l’APR di Dronsense ha monitorato la piena del fiume Arno, la frana delle mura di Volterra, ma anche la Fortezza della Verruca.

«Ma i campi di applicazione possono essere infiniti spiega Dario Fanciullacci di Dronsense – come verificare lo stato di aree agricole o di interesse culturale e ambientale, fare sopralluoghi in zone critiche o inaccessibili per avere planimetrie di terreni o per sviluppare il rendering in tre dimensioni di una determinata are. Ci piace pensare che il nostro APR “ è un “ occhio su misura” grazie alla tecnologia e alle competenze del nostro team, possiamo personalizzare i nostri droni, con sensori e telecamere, a seconda del tipo di esigenza che si deve andare a coprire».