A Montemurro la presentazione del libro di Trufelli

La Fondazione Leonardo Sinisgalli in una nota sottolinea che il ritorno di Mario Trufelli a Montemurro, il borgo sinisgalliano che lo aveva insignito della cittadinanza onoraria è stato all’insegna della memoria e dell’emozione quando ha varcato la casa, oggi “Casa delle Muse”, che tante volte lo aveva accolto, con calore e ospitalità, per intervistare il “suo” poeta, Leonardo Sinisgalli, sul fosso di Libritti. L’occasione è stata la presentazione del suo romanzo, Quando i galli si davano voce, svoltasi sabato 28 giugno. Un romanzo che – evidenzia la Fondazione Sinisgalli – rende viva la storia delle terre e delle genti lucane nella delicata fase storica di transizione dal Fascismo alla Repubblica, focalizzandosi su tre aspetti: il rapporto fra terra di confine/confino e la storia, che pur essendo percepita lontana, irrompe in un paesino lucano (Tricarico, luogo d’origine di Trufelli) attraverso la vita dei confinati; la resistenza silente contro il Fascismo da parte del clero locale; il testimone- narratore Ninì, dietro cui si cela l’autore stesso, che con gli occhi di un ragazzino si appassiona alla politica, impara dai grandi, matura una propria coscienza, fino a diventare egli stesso protagonista della storia quando sarà proclamata la Repubblica. Trufelli ha confessato che dopo essere stato testimone attento e protagonista militante di quanto avvenuto nella nostra Regione dagli anni Cinquanta in poi, ha avvertito la necessità di raccontare in modo più disteso, proprio nella «stagione dell’esistenza in cui si suole voltarsi indietro. Lo ha fatto – conclude la Fondazione – con passione, non lasciandoci un memoriale, bensì un romanzo, dove sono state rielaborate vicende, persone, emozioni legate alla sua biografia.