Potenza, la relazione Usuropoli di don Cozzi

A 17 mesi di attività a livello nazionale, don Marcello Cozzi, presidente della fondazione antiusura “Interesse Uomo”, ha illustrato la relazione “Usuropoli. Vittime e carnefici in un paese strozzato” che descrive le attività svolte dalla fondazione dal primo agosto 2012 al 31 dicembre 2013. 

“Per quanto riguarda il Nord – riferisce la fondazione – il triste primato spetta al Piemonte. 

Sono in totale 1200 le persone che hanno chiesto di accedere alla linea di finanziamento (di cui 195 nei 17 mesi in esame e 164 nel solo 2013) e nel 77 per cento dei casi provengono dalle regioni del Sud. I finanziamenti sono stati chiesti per coprire sofferenze economiche di piccole imprese (61% dei casi) o per risolvere situazioni debitorie familiari (15%). A chiedere aiuto sono principalmente commercianti e piccoli imprenditori ma anche famiglie che, spesso a causa della perdita di lavoro, non riescono a pagare il mutuo della casa. I motivi che mettono le persone in una condizione di rischio usura sono principalmente quattro: cattiva o poco equilibrata gestione delle proprie economie (il cosiddetto “passo più lungo della gamba”), perdita del lavoro, problemi legati al gioco e al gioco d’azzardo (in molti casi successivi ad una prima situazione di indebitamento in quanto considerati “ultima spiaggia per risollevare le sorti), per pagare gli estorsori diventando quindi vittima due volte: dell’estorsione e dell’usura. Il rapporto evidenzia anche com’è cambiata l’usura negli ultimi anni, passando da fenomeno gestito da singoli parassiti a vere reti organizzate malavitose”. 

“Con il perdurare della crisi – ha spiegato don Cozzi che è anche vicepresidente nazionale di Libera – i gruppi malavitosi sono gli unici a possedere liquidità di denaro ed è necessario rimettere in moto la macchina dell’economia nazionale altrimenti offriamo agli usurai occasioni d’oro per continuare a mettere in ginocchio un numero sempre crescente di italiani. L’unico modo per contrastare l’usura – ha concluso don Cozzi – rimane la denuncia perchè è solo così che ci si libera davvero dal flagello. Attività di prevenzione sono importantissime ma l’unica azione davvero risolutiva è la denuncia e noi siamo qui per accompagnare le persone in questo cammino di liberazione”. 

La fondazione antiusura Interesse Uomo si è costituita parte civile in cinque processi (due a Potenza e tre a Catanzaro) che vedono alla sbarra singoli soggetti o gruppi malavitosi accusati di usura.