Fare di Torino una Capitale dei Giovani

Una città che renda protagonisti i giovani, favorendone il diritto allo studio, l’accesso al lavoro, l’autonomia abitativa, ne promuova la partecipazione e migliori la loro qualità della vita, riducendone la precarietà. Sono i temi intorno ai quali ruota il Piano Giovani approvato questa mattina dalla Giunta comunale.

Il documento delinea le strategie di politiche pubbliche dei prossimi anni, definisce l’approccio e il modo con cui si attiveranno progettualità specifiche, attiva strumenti e competenze organizzative per fare in modo che l’investimento sulle nuove generazioni sia collettivo, trasversale, integrato e non confinato nel cono d’ombra delle politiche settoriali.

Per “fare di Torino una Capitale dei Giovani” , come in più occasioni il sindaco ha ribadito, il piano si propone di valorizzare e rinnovare le modalità di ascolto e interazione con le nuove generazioni. Tra le priorità del documento vi sono quelle di definire un approccio al tema giovani come “scommessa collettiva” dell’intera società e l’allargamento a collaborazioni su scala metropolitana.

Solo così si potranno creare e attrarre nuove opportunità rendendo Torino “una città accogliente, attrattiva, capace di offrire opportunità di studio, di lavoro, di vita”.

“Sviluppare politiche giovanili – ha detto l’assessore presentando il piano – oggi significa ridefinire, in alcuni passaggi anche in modo radicale, il ruolo della Città per decenni fortemente connessa all’erogazione di servizi principalmente coperti economicamente dalla spesa pubblica. Se da una parte, quindi, si è ridotta drasticamente la capacità economica, dall’altra il nostro approccio tenta di mettere a valore e capitalizzare le capacità e le potenzialità che la Città ha di favorire, facilitare, promuovere, garantire, relazionarsi, organizzare.”

Il piano prevede iniziative di comunicazione, marketing e fundraising utili a realizzare compiutamente programmi a favore dell’universo giovanile.