Firenze, F-LIGHT 2013 grande partecipazione

Investimenti per un valore che supera i 100 mila euro, sedici interventi con otto progetti di illuminazione definitiva, la partecipazione dell’Università di Firenze, il coinvolgimento di decine di migliaia di cittadini e turisti in installazioni, percorsi e mostre: è particolarmente positivo il bilancio di F-LIGHT 2013, la quarta edizione del festival delle luci che si è tenuto a Firenze durante le ultime feste natalizie. “Anche quest’anno F-LIGHT ci ha consentito di dare seguito alla collaborazione tra pubblico e privato, applicando agli spazi urbani della città l’innovazione tecnologica dei sistemi di illuminazione. Oltre alla Silfi e alle aziende all’avanguardia del settore – commenta l’assessore al Turismo Sara Biagiotti – la presenza di fondazioni, scuole di alta formazione ed Università ha portato ad avvicinarsi alla cultura della luce anche gli studenti, che rappresentano la parte più creativa e propositiva della nostra società”. In questi 4 anni, gli interventi realizzati con F-LIGHT sono stati in tutto 40 di cui 17 definitivi, con un investimento complessivo che supera i 620mila euro (sponsorizzazioni comprese). Dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno lavorato alla riuscita dell’iniziativa, in primis gli uffici comunali della Promozione economica e turistica e gli sponsor tecnici, l’assessore ha ricordato che “Firenze ha potuto dotarsi di interventi di rinnovamento del patrimonio della luce pubblica, che l’hanno resa palcoscenico di eccellenza per l’innovazione tecnologica per le imprese del settore, grazie al lavoro di Ricerca e Sviluppo che le aziende hanno messo a disposizione con il coordinamento tecnico e le indicazioni della Società di gestione dell’illuminazione pubblica, ovvero Silfi spa”. L’assessore ha ricordato sia gli interventi di illuminazione scenografica e le mostre sulla luce “che hanno permesso di far vivere ai cittadini ed ai turisti tutto ciò che della luce è parte emozionale, ancorchè inserita in un patrimonio storico ed architettonico di assoluto valore”, sia “i docenti e gli studenti che hanno coordinato le attività di ricerca creativa, contest e riflessione critica”.: Gli sponsor di F-LIGHT ad oggi sono SILFI Spa, Telecom, ATAF, Alinari24Ore, La Rinascente, Sicrea, Foto Locchi, Gucci, Grandi Stazioni, Stefano Ricci, Braccialini, Fondazione Fratelli Alinari, Gruppo Generali, The Fake Factory, Progenia, LaNazione, Sidicopy, Publiacqua, Lionsclub, MUS.E, Palazzo Borghese, I parners di F-LIGHT ad oggi sono AEC Illuminazione, Cariboni Group, Enel, EnelSole, Artemide Nord Light, Swarco, PHILIPS, CREE, Atlas e Livelux, BEGA, Schréder, NERI, Arianna, CORRLED, DGA, ERCO, FONDAZIONE TARGETTI, Welt Electronic, LUCENOVA, NICHIA, Greenled. I partner del mondo accademico sono IED, ISIA, Università di Firenze, Dipartimento di Architettura e Design Campus.

Di seguito, alcune schede sugli interventi di F-LIGHT 2013

Mostra Targetti Light Art Collection Bilancio più che positivo per la mostra Targetti Light Art Collection, inaugurata dall’assessore Biagiotti il 14 Dicembre 2013 nel Semiottagono delle Murate e conclusasi il 6 gennaio 2014. In tre settimane l’esposizione di installazioni luminose realizzate da alcuni dei più affermati artisti contemporanei internazionali è stata vista da 3200 visitatori individuali e da 300 persone che hanno partecipato alle 10 visite guidate in programma. Si tratta di un risultato importante, che segna l’ingresso dell’arte contemporanea nel già ricco programma del Festival F-LIGHT, dilatandone ulteriormente gli orizzonti di sperimentazione creativa intorno al tema della luce. La mostra, curata da Consuelo de Gara, è stata promossa dal Comune di Firenze in collaborazione con la Fondazione Targetti.

70 progetti per la seconda edizione di Dimora Luminosa, il concorso per illuminare la facciata della Basilica di Santo Spirito Il concorso per la realizzazione di opere visive era aperto a tutti ed ha visto la partecipazione sia di studenti che di fotografi, designer, grafici ed artisti ed è stato organizzato dall’Istituto Europeo di Design di Firenze, The Fake Factory in collaborazione con Fondazione Studio Marangoni e Deaphoto. La facciata della Chiesa è diventata la tela bianca dei partecipanti dove sono stati proiettati i video arrivati dai giovani designer e creativi. Il progetto, partito l’anno scorso come un omaggio a Mario Mariotti, quest’anno aveva come tema “OltreConfini.Beyond borders”. Complessivamente sono arrivati 70 progetti di cui 28 di designer, creativi e degli studenti dell’Istituto Europeo di Design di Firenze e della Fondazione Studio Marangoni; 14 dalla Cooperativa Sociale la Fonte di Cercina; 13 dal centro di Socializzazione il Mosaico e 15 dal Liceo Artistico Artemisia Gentileschi Carrara. Per la prima volta il concorso è stato aperto non solo a professionisti del settore, ma anche ad associazioni che operano sul territorio ed in ambito sociale, il concorso ha infatti visto la partecipazione di persone con disabilità. Le video-proiezioni di Dimora Luminosa hanno per esempio trasformato ogni sera la facciata della Basilica nel popolare gioco snake diffuso negli anni ’90 da Nokia – progetto di Francesco Carosi Landi, in un tramonto, in un bacio ed in un insieme di occhi e bocche in movimento oltre che in giochi di forme geometriche ed orientaleggianti. Molti progetti sono arrivati anche da designer non fiorentini, particolarmente interessante è il video realizzato ‘Anonima Teatro Orchestra, compagnia teatrale romana che ha scomposto il classico punto di vista della chiesa in cubi ed in giochi di profondità. Nomi dei partecipanti: Linda Paoli, Mattia Micheli, Bianca Borri, Ilaria Gradassi, Alessio Sacconi, Zoe Cinel, Alessandro Gencarelli, Niccolò Scelfo, Marco Castelli, Luca Serasini, Pierpaolo Pagano, Federico Caprilli, Margherita Villani, Ruslan Ronco, Milka Panayotova, Clara Reali, Anna Maria della Ciana, Marta Are, Celluloid Jam, Giovanni Quadri, Carolina Bacci, Duccio Doretti, Camilla Riccò, Andrea Gaspari, Paolo Neri, Susan Sentler, Federico Perreca, Roberto Di Maio, Giordano Ducci, Francesco Carosi Landi, Noemi Cappelli, Maria Ludovica Frongillo. Liceo Artistico Artemisia Gentileschi Carrara Cooperativa Sociale la Fonte Centro di SocializzazioneIl Mosaico

Università di Firenze / DIDA-Dipartimento di Architettura FLORENCE / NEW LIGHT_AGE CITY Prof. Flaviano Maria Lorusso – Tutors: arch. Alessandro Cambi, arch. Andrea Morandi, arch. Eugenio Salvetti

Obiettivi Il coinvolgimento della Scuola di Architettura al Florence Light Festival 2013 si è realizzato attraverso un workshop appositamente dedicato, che ha permesso a dieci gruppi di studenti, seguiti dal docente e da giovani architetti tutors, di cimentarsi per la prima volta sull’uso della luce artificiale come materia progettuale, finalizzata specificamente ai processi di riqualificazione urbana non solo in termini di evento temporaneo, come il festival annuale, ma anche, se non soprattutto, di protagonismo estetico permanente nelle forme dell’arte pubblica, accolta nel mosaico del paesaggio urbano come ulteriore e specifica stratificazione culturale contemporanea. Una cornice formativa, concettuale e ideativa, accolta dagli studenti come prefigurazione, secondo quanto evocato dal titolo del workshop, di una nuova era urbana fiorentina all’insegna di una vitalità notturna più densa di significati e valori esperienziali, ben oltre la mera funzionalità, acquisibili proprio tramite una funzionalità ulteriore della luce artificiale, secondo l’estensione d’uso di sé senza soluzione di continuità che ormai connota irreversibilmente la civiltà urbana contemporanea nella fenomenologia soprattutto della città-metropoli. Progetti Una selezione mirata di piazze è stata assunta in quanto costituenti la scena topica della bellezza urbana e della socialità comunitaria e dunque ideali campi di applicazione. La piazza del Mercato di S. Ambrogio e la contigua piazza Ghiberti, compreso una affettiva estensione alla facciata muta del vicino plesso di S. Teresa della Scuola di Architettura, sono stati prescelte in quanto cruciali nella vita notturna della città e nella quotidiana familiarità degli studenti di architettura: la sagoma architettonica del Mercato si smaterializza reinventandosi come baricentro irradiatore di luce poetica alla piazza a contorno, attraverso il traforo tratteggiato delle pareti-persiane delle sue facciate, mentre le pensiline circostanti si mutano nell’oscurità in logge dai soffitti disegnati dalla luce per meglio accogliere la sosta e dare riparo in una piazza finalmente liberata dalle auto. L’esperienza del workshop ha offerto agli stessi studenti anche l’occasione di cimentarsi nell’ideazione e nella realizzazione sia dei supporti per le tavole progettuali che dell’allestimento espositivo complessivo, presidiando a turno lo spazio nelle ore di apertura.

Fondazione Targetti, IED e Silfi SpA regalano alla città di Firenze il nuovo progetto di illuminazione per il quartiere di Sant’Ambrogio Performance luminose temporanee, ma anche progetti che contribuiscano a riqualificare in modo permanente la visione notturna della città: è questo l’obiettivo del festival F-LIGHT che quest’anno ha concluso la quarta edizione con la presentazione di un progetto illuminotecnico per Sant’Ambrogio che sarà donato alla città dalla Fondazione Targetti e dall’Istituto Europeo di Design. Si tratta del risultato di due mesi di lavoro di 15 giovani specialisti nel campo dell’architettura, del design, dell’illuminotecnica e della comunicazione visiva, provenienti da tutta Italia, che a Firenze frequentano un master in Lighting Design. Che cosa può fare la luce per dare voce ai valori espressi da un quartiere e per risolverne le criticità? L’illuminazione può giocare un ruolo nella definizione della qualità della vita di un luogo pubblico oltre che nella sua percezione estetica e monumentale? Il nuovo concept è nato come risposta concreta a queste domande. Coordinati dal responsabile della progettazione della Silfi, Arch. Claudio Vallario, gli studenti hanno creato un percorso luminoso che ricostruisce l’armonia del quartiere attraverso il recupero dei legami visivi tra i suoi tre cuori (la piazza della Chiesa-movida, la passeggiata dello shopping Via Pietrapiana-Borgo La Croce e la piazza del Mercato-parcheggio) con il triplice obiettivo di favorire lo sviluppo di un maggiore senso di appartenenza da parte degli abitanti del quartiere, rendere leggibili gli elementi che lo contraddistinguono dal punto di vista storico-monumentale e rieducare a una più corretta occupazione dello spazio pubblico coloro che lo frequentano durante le ore notturne. Il progetto è stato donato all’amministrazione cittadina nel corso della presentazione del 16 gennaio. L’auspico è che il lavoro svolto diventi un contributo significativo non solo per il piano della luce, ma anche per la riorganizzazione percettiva e funzionale del quartiere. Alcuni operatori economici della zona hanno dato la loro disponibilità a contribuire in modo concreto, sia finanziariamente che offrendo sostegno al progetto. E’ il caso, ad esempio, di Fabio Picchi che ha messo a disposizione degli studenti il suo Teatro del Sale, che ha funzionato come sede operativa durante i momenti di confronto con il quartiere e in occasione dei sopralluoghi tecnici e delle prove-luci.

Crea©tivityLight2013 Gli spazi de Le Murate a Firenze si sono colorati di luci e proiezioni dal 12 al 14 dicembre scorso grazie a Crea©tivityLight, parte del più ampio evento organizzato annualmente dal Comune di Firenze: F-LIGHT, Festival delle Luci. Sequel temporale e tematico di Crea©tivity, Crea©tivityLight, ha fatto della Luce, della Leggerezza, della Trasparenza e dell’Apprendimento Collettivo, le parole chiave di questa prima edizione. Il programma ha infatti visto progetti di proiezioni architetturali – “La leggerezza delle parole” (una videoproiezione dedicata a Ivo Andric, premio Nobel per la Letteratura), “Vetro|Luce|Design City Learning”, i racconti di 3 designer tra progettazione di vetro, luce e materia e “Mariposas”, sul tema della detenzione, fuga e libertà – installazioni – come “Projected Reality”, immagini e vestiti fatti di luce e “Ad arco tese”, 8 tende igloo illuminate da luci al LED tra design e performance – e mostre tematiche. Progetti che, a metà tra formazione e intrattenimento, segnano un primo passo nella direzione delle “Smart Cities Learning”. Molti i visitatori che hanno seguito le proiezioni e gli studenti che hanno assistito alle “wall lectures”, vere e proprie lezioni di design di prodotto, raccontate attraverso videoproiezioni sulle facciate delle Murate, tenute da docenti e professionisti del settore. Studenti universitari provenienti da istituti fiorentini e toscani (come ISIA Firenze, LABA Firenze, Polimoda, Scuola Internazionale di Comics, Istituto Palazzo Spinelli, Corso di Disegno Industriale) hanno poi partecipato ai laboratori, sia quelli “indoor” (organizzati negli spazi del SUC) sia quelli “outdoor”, in Piazza Madonna della Neve. Un primo passo nella riscoperta di luoghi, patrimoni culturali e conoscitivi e verso uno Smart Tourism. Tra questi “Trasparenze” (a cura di RCR e ISIA Firenze) con i designer Manola Del Testa e Angelo Minisci, ha subito messo gli studenti a confronto con il vetro e la sua progettazione: vincoli, tecniche e contaminazioni progettuali e “Effemeridi” (a cura di ISIA Firenze e Animation Lights Project) con il light designer teatrale Cristina Fresia, che ha portato i ragazzi a considerare la luce come soggetto di scena nella progettazione allestimenti non solo teatrali. Anche in questo caso alcune keyword possono riassumere l’esperienza. Flessibilità: la capacità delle persone di gestire il proprio lavoro; Condivisione/Collaborazione: la capacità di creare legami; Peering: la possibilità di condividere slegata da vincoli; Apertura: fornire la possibilità di arrivare alle informazioni; Fiducia: cambiare la cultura del lavoro individuale verso il lavoro collettivo. L’obiettivo dei due laboratorio-workshop “Trasparenze” e “Effemeridi” è stato, all’interno dei flussi di progetto, quello di creare nuove relazioni, rintracciare spazi in cui innestare percorsi per lo sviluppo di progetti di design fornendo ai partecipanti le conoscenze, le competenze e gli strumenti indispensabili per acquisire capacità progettuali per la costruzione di un progetto condiviso. È stata un’esperienza densa, un “tumultuoso brainstorming” collettivo che ha stimolato a una progettualità spontanea e consapevole. Il risultato, forte nella partecipazione degli studenti, non è stato solo disegno del prodotto ma una visione allargata e informale.  Oltre ai numerosi studenti iscritti ai laboratori, agli ospiti e curiosi che hanno visitato le mostre e le installazioni, va sottolineata l’ampia partecipazione attiva all’esperimento di social-videomapping, ossia alla possibilità, interagendo con lo staff di CreactivityLight e un proiettore architetturale, di proiettare e animare immagini sugli edifici che si affacciano in Piazza Madonna della Neve. L’evento è stato organizzato da Max Pinucci in collaborazione con ISIA Firenze e con il Comune di Firenze (e con Mus.e, Le Murate Progetti Arte Contemporanea, LABA Firenze, Animation Lights Project, RCR Cristalleria Italiana, MBVision).