Potenza, Sarli su interventi nella Pubblica amministrazione

“Per sostenere la crescita economica e sociale della Basilicata, è urgente realizzare una vera rivoluzione nella Pubblica Amministrazione lucana, a partire dalla Regione, i Comuni capoluogo, le Aziende sanitarie e gli Uffici periferici dello Stato”. E’ quanto dichiara il segretario generale regionale della Cisl Fp della Basilicata,Giovanni Sarli. “La Cisl Fp – aggiunge – lancia una sfida aperta a tutti gli Amministratori e managers pubblici, dovendosi mettere al centro i bisogni dei cittadini anziché le ambizioni personali di potere e le clientele. Anche per porre un argine allo spopolamento della Basilicata e, quindi, per puntare ad elevare la qualità della vita nei nostri territori, occorre procedere alla riorganizzazione dei servizi pubblici, ancora inadeguati rispetto ai nuovi bisogni dei cittadini e delle imprese. La politica, però, deve smetterla di rinviare e di non affrontare le questioni che pone il sindacato, per il timore di toccare ambiti di potere consolidato e finalizzato solo al mero consenso politico. E’ urgente, pertanto, utilizzare meglio le tante competenze dei professionisti dipendenti pubblici, assai spesso mortificati, realizzare economie di gestione intervenendo sugli appalti, eliminando le consulenze esterne”. “La spesa improduttiva nelle Pubbliche amministrazioni lucane – dice Sarli – dev’essere dunque abbattuta con vigore attraverso una vera “spending review”, essendo forte l’esigenza di costruire una Pubblica amministrazione di qualità, strutturando servizi innovativi per cittadini e imprese, a costi inferiori”. “I piccoli Comuni della Basilicata devono associarsi o fondersi, i servizi devono integrarsi, come pure vanno eliminate le duplicazioni di funzioni dei livelli amministrativi, come avviene spesso tra i Dipartimenti regionali ed i suoi Enti strumentali. In analogia a quanto realizzato a livello nazionale con il Protocollo di Intesa del 19 novembre 2013, anche a livello regionale dev’essere costituita un “ cabina di regìa “per realizzare accordi Amministrazioni pubbliche-sindacati sui profili professionali, sulle procedure di semplificazione amministrativa, sulla formazione e la mobilità del personale pubblico”.