Firenze, Novoli occorre un progetto per l’intero quartiere

Questo l’intervento del capogruppo Pdl-Forza Italia Marco Stella. “Occorre un progetto complessivo per il quartiere di Novoli che affronti le criticità che da anni vi sono. La situazione in cui si trova il quartiere, invaso dalle prostitute e in uno stato di crescente degrado, è la dimostrazione del fallimento di questa amministrazione.

A Novoli da anni ormai c’è un’emergenza sicurezza e servono misure immediate. Un progetto complessivo che parta dalla lotta alla prostituzione ed alla criminalità crescente, che affronti la questione traffico e viabilità e che inserisca in maniera armonica i nuovi insediamenti con il tessuto preesistente. Nel quartiere la situazione è da tempo diventata insostenibile: tutte le sere centinaia di prostitute esercitano indisturbate la loro attività sui marciapiedi e per i residenti è diventato impossibile fare anche una passeggiata. I giardini della zona sono diventati una vera e propria discarica, con montagne di preservativi e fazzoletti sporchi. Negli ultimi tempi, poi, la situazione è notevolmente peggiorata e non è ammissibile che dalle 21 in poi Novoli viva in una sorta di coprifuoco; l’amministrazione non può fare finta di niente. I residenti non chiedono niente di speciale, soltanto di essere trattati come gli altri. Occorrono misure urgenti per risolvere la questione sicurezza a Novoli, serve coordinamento tra le forze dell’ordine e la Polizia Municipale e serve soprattutto presenza sul territorio. Che fine ha fatto il vigile di quartiere? Dov’è il presidio del territorio? I commercianti di Novoli si impegnano quotidianamente per valorizzare il quartiere, le istituzioni facciano la propria parte. Novoli è una zona tra le più fragili del nostro territorio, sta vivendo una lenta e profonda trasformazione con i nuovi insediamenti (l’Università, la nuova sede della Cassa di Risparmio, il nuovo tribunale) che si sono inseriti in un tessuto già delicato. Sono stati costruiti nuovi insediamenti senza pensare alle infrastrutture e alla viabilità, con il rischio che questi ‘vivano’ di giorno ma lascino un quartiere ‘morto’ la sera”.