Limbadi, in scena la compagnia teatrale intitolata a Giuseppe Francolino

“Non c’è paci pe’ l’artisti” sarà rappresentata nel pomeriggio, con inizio alle ore 16.00, nelle sede della Residenza psichiatrica “Villa Arcobaleno”, nella frazione di San Nicola de Legistis. Ad interpretarla la compagnia teatrale “Giuseppe Francolino” nata da diversi anni all’interno della stessa struttura, diretta dall’educatore Enzo Gradia, che porta il nome di un loro compagno ospite, scomparso da qualche anno, che aveva la passione per il teatro. L’esperienza teatrale della compagnia ha all’attivo diverse rappresentazioni, che si rinnova nelle ricorrenze delle feste natalizie e pasquali.  Con il teatro gli ospiti vogliono presentarsi alla gente per esprimere il loro desiderio di comunicare attraverso la recitazione. Questa volta si cimentano con una commedia in vernacolo vibonese in un unico atto. Protagonista principale Mastru Gatanu, uomo laborioso, padre di Carmelu, giovane desideroso di fare l’attore che perde il suo posto di muratore.  Spinto dalla moglie Caterina e da una amica, si finge pazzo per essere riconosciuto invalido e poter così assistere la famiglia. Ma la sorte gli riserva una sorpresa amara e ironica.

Gli altri personaggi sono Catarini (Giusy), Micuccia (Maurizio A.), Mariceja (Antonio), Carmelu (Maurizio G.), Antonio (Vincenzo),  Don Leli Sicarru (Raffaele), Onorevole Porcino (Bernardo), Dottor Accorante (Michele R.), Segretario (Carlo); voce fuori campo (Michele I.).

È un modo per raccontare, come ha spiegato l’animatore della compagnia, Enzo Gradia, che interpreta Mastru Gatunu, per fare ironia e prendersi gioco anche di questo mondo che vive il problema di una condizione di disagio, e che deve accettarsi per poter fare un percorso riabilitativo. La residenza psichiatrica “Villa arcobaleno” è una struttura all’avanguardia nel settore della cura delle malattie psichiatriche e fa parte della cooperativa “Co.Ri.S.S”. Sono diversi gli anni che opera nella piccola frazione di San Nicola de Legistis e gli ospiti vivono in un rapporto aperto con la comunità e si inseriscono senza problemi nel tessuto sociale del territorio. Questa esperienza dimostra come anche personalità problematiche e che vivono un certo disagio sociale e psicologico, possono recuperare una condizione di umanità e di relazione sociale normale, grazie anche alle attività artistiche, come quella teatrale, in cui si dispiega il desiderio di esprimersi attraverso i panni i personaggi che interpretano.