Crotone, allerta meteo torna a fare paura l’Esaro

esaro in piena La mente dei cittadini a quel tragico 14 ottobre 1996.

Quattro morti, due dispersi, un intero quartiere, Fondo Gesù, inondato dal fiume Esaro dopo aver rotto gli argini, distribuzione dell’acqua interrotta, fabbriche (allora esistevano) sommerse dal fango e quindi improduttive per diversi giorni, alcuni ponti crollati. A distanza di diciassette anni la ferita di quel disastro non si è ancora rimarginata ed in questi giorni un altro evento alluvionale è tornato a minacciare Crotone e la Provincia. Un’abbondante piaggia sta mettendo a dura prova la resistenza degli abitanti e dei commercianti della fascia ionica. A Crotone strade e negozi allagate, macchine impossibilitate a circolare, scuole chiuse. La notte tra sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre è passata e con essa avrebbe dovuto cessare l’allarme meteo. Così non è. Un’altra notte di paura attende i crotonesi, tant’é che il Sindaco Peppino Vallone ha ordinato la chiusura delle scuole anche per il due dicembre.

L’evento di questi giorni ha fatto tornare alla mente dei cittadini quanto è avvenuto il 14 ottobre 1996, ed in occasione di quello che sta accadendo sono allarmati. La paura deriva nell’osservare il livello del fiume Esaro che scorre qualche metro da alcuni quartieri di Crotone.

Ancora non ha raggiunto il livello d’allerta ma si è ingrossato abbastanza. Altre ore di pioggia potrebbero farlo ingrossare fino a straripare.

Mezzi della polizia e della protezione civile sorvegliano le strade della città di continuo per accertarsi dello stato di praticabilità e se ci sono zone allagate che creano difficoltà ai cittadini.

Nei prossimi giorni se ne saprà di più a proposito dei danni subiti in seguito all’evento alluvionale, solo allora si potrà sapere se la prevenzione ha funzionato bene e quanto tempo occorre per tornare alla normalità.