Perugia, 51 milioni per interventi di depurazione e approvvigionamento idrico

Cinquantuno milioni  e 800 mila euro da destinare ad interventi per la depurazione delle acque e l’approvvigionamento idrico. A tanto ammontano le risorse assegnate alla graduatoria dei progetti ammissibili a finanziamento approvata dalla Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’ambiente Silvano Rometti. Gli interventi, previsti nell’ambito di una specifica Azione del Programma attuativo regionale per l’utilizzo dei Fondi per lo sviluppo e la coesione 2007-2013 (FSC), verranno realizzati in conformità agli indirizzi del Piano regionale di tutela delle acque (PTA) e dal  Piano regolatore regionale degli acquedotti (PRRA).

“Diamo così attuazione ad una serie di interventi per il ciclo idrico integrato che riguardano sia il sistema  acquedottistico dell’Umbria  che il miglioramento  della qualità delle acque della nostra regione, a cui abbiamo destinato risorse certamente consistenti derivanti  dai  Fondi per lo sviluppo e la coesione, integrate  da risorse regionali.  Grazie alle  opere che si andranno a realizzare – ha detto Rometti – sarà possibile superare le  criticità ambientali causate dalle acque reflue e ridurre l’inquinamento derivante da insediamenti civili e produttivi attraverso la razionalizzazione ed il  potenziamento dei sistemi di collettamento e di depurazione. Per quanto riguarda gli acquedotti – ha poi aggiunto l’assessore – l’obiettivo è di risparmiare la risorsa idrica e di rendere più efficiente l’intero sistema, attraverso la ricerca e il contenimento delle perdite in rete e la  captazione e la realizzazione di infrastrutture a  completamento dei grandi schemi idrici regionali”.

Sono risultati ammissibili a finanziamento 33 interventi per il settore acque reflue che interessano 21 agglomerati umbri:  Amelia, Amelia-Fornole, Cascia, Castel Ritaldi, Castel Viscardo, Città della Pieve, Corciano, Deruta-Torgiano-Bettona, Foligno-Spello, Gubbio, Marsciano, Montefalco est, ovest e Pietralunga, Norcia, Panicale-Tavernelle, Perugia, Piediluco, San Gemini, San Giustino, San Martino in Campo, Trevi-Cannaiola, Trevi Pietrarossa. Il costo previsto per le opere è  di 23,06 mln di euro, di cui 20,7 mln di euro a carico delle risorse FSC e 2.3 mln di euro a carico della tariffa.

Relativamente al settore acquedotti sono stati selezionati due interventi, su Terni e Spoleto, per un importo di 24,3 mln di euro, di cui 9,4 mln di euro da risorse FSC, quasi 6 mln di euro da risorse regionali e 8,8 mln di euro a carico della tariffa. “In particolare – ha evidenziato l’assessore – l’intervento che interessa la città di Terni e l’Amerino dà completezza alla pianificazione  regionale di settore. L’opera permetterà di ottenere un’ottima qualità dell’acqua ad uso potabile, in  quanto gli utenti la riceveranno direttamente dalle sorgenti appenniniche del Nera, superando così l’attuale sistema di approvvigionamento derivante da pozzi situati nella valle ternana ed in aree fortemente urbanizzate e quindi con maggior rischio di vulnerabilità ambientale”.

Alle precedenti risorse si aggiungono 3 mln di euro per la riduzione delle perdite in rete, che portano a 28,8 mln di euro complessivi il costo degli interventi nel settore (13,9 mln di euro le risorse FSC).

Già nel  2012 la Giunta regionale aveva individuato, in uno stralcio del Programma attuativo regionale,  gli interventi per la riduzione delle perdite nelle reti acquedottistiche umbre, per un importo di 4,5 mln di euro.

Concludendo, l’assessore Rometti ha sottolineato anche l’impatto che queste ingenti risorse investite dalla Regione avranno sull’economia umbra, in particolare nel settore delle costruzioni, che sta ancora scontando i segni della crisi economica con cui l’Italia sta facendo i conti.