Lauro, lite tra vicini Domenico Aschettino uccide Vincenzo Sepe. In coma la figlia Laura. Feriti Orlando Sepe, Bettina Crisci e Vincenzina Ferraro

Tragedia in provincia di Avellino con un morto e quattro feriti di cui uno in coma. Domenico Aschettino, 40 anni, si è costituito subito dopo la sparatoria. A perdere la vita Vincenzo Sepe, 41 anni, agricoltore. E’ in coma “in imminente pericolo di vita” la figlia Carolina, 19 anni, in stato di gravidanza, colpita da una pallottola alla testa. Oltre ad uccidere Vincenzo Sepe, e a ferire in maniera gravissima la figlia Carolina, Domenico Aschettino, ex guardia giurata ora senza lavoro, ha sparato e ferito un altro figlio di Sepe, Orlando, 21 anni, e la suocera, Bettina Crisci. Nella sparatoria è rimasta ferita in maniera lieve anche la convivente di Sepe, Vincenzina Ferraro, 42 anni. Orlando Sepe è stato portato all’ospedale di Nola dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico.

L’ex guardia giurata si è recata a casa di Vincenzo Sepe e, dopo essersi fatto aprire, ha cominciato a sparare uccidendo l’uomo e ferendo i familiari. L’omicidio e il tentativo di uccidere tutta la famiglia rivale è nato da una vecchia ruggine tra vicini di casa, degenerata negli ultimi giorni con alcuni scontri verbali. I due nuclei familiari vivevano a Pignano, frazione di Lauro, in via Vicinato di Sopra, nelle abitazioni di edilizia popolare, site nella piazza del piccolo borgo. Le abitazioni di Sepe e Aschettino distano un centinaio di metri l’una dall’altra. A separarle, le due corti interne dei caseggiati, usate come parcheggi per le automobili.E una vicenda che riguarda le automobili di famiglia e la viabilità con conseguente lite, sarebbe stata la causa del raptus omicida di Aschettino, il quale subito è stato arrestato dai Carabinieri della stazione di Lauro.
Gli spari sono stati esplosi nel cortile interno dell’abitazione di Vincenzo Sepe, mentre tutta la comunità si apprestava a vivere la vigilia dei festeggiamenti per i Santi Patroni di Lauro.
L’assassino, Domenico Aschettino, si è recato direttamente a casa del rivale con una pistola automatica, legalmente detenuta per via del vecchio lavoro di guardia giurata, con il chiaro intento di uccidere. Almeno questa è l’ipotesi sulla quale lavorano gli investigatori, sia i militari della compagnia di Baiano e del nucleo investigativo di Avellino che i poliziotti del commissariato di Lauro e della squadra mobile di Avellino. Alle indagini collabora la Polizia municipale di Lauro. Seconda una prima ricostruzione, Aschettino ha fatto uscire Sepe dall’uscio di casa, posto a livello della strada, chiamandolo a voce alta ed ha sparato diversi colpi, uccidendolo all’istante. Tutti i familiari del Sepe che si sono affacciati o avvicinati per capire cosa stesse succedendo, sono stati attinti da colpi di pistola. In questo modo è stata feriti la moglie Vincenzina, originaria di Pago Vallo Lauro. La donna è stata colpita alla gamba. Colpito invece all’addome e alla spalla, il figlio Orlando. I proiettili sono stati estratti dai sanitari dell’ospedale di Nola. Gravi le ferite per le altre donne della famiglia Sepe. L’anziana suocera è stata colpita da diversi proiettili all’addome e sottoposta ad un lungo intervento. La figlia invece alla testa e sottoposta d’urgenza alle cure specialistiche del Cardarelli di Napoli e finita in coma. Illesi altri due familiari che sono riusciti a fuggire.