Salvo il concorso per i neo-dirigenti Scolastici della Calabria

Soddisfazione è stata espressa da parte del Coordinamento dei neo-dirigenti scolastici della Calabria  per il recente pronunciamento del Consiglio di Stato. Con tale atto infatti il supremo organo della giustizia amministrativa, rigetta l’istanza prodotta da alcuni docenti che non erano riusciti a superare il concorso, con cui avevano chiesto di sospendere in via cautelare una precedente sentenza del Tar Calabria che riconosceva piena legittimità e validità alla travagliata procedura concorsuale per l’assunzione di 108 dirigenti scolastici.

I vincitori del concorso sono certi che l’ordinanza di Palazzo Spada del 31 luglio farà senz’altro da apripista per le altre in arrivo che presentano censure analoghe, già rigettate con dovizia di argomentazioni dal Giudice amministrativo di primo grado. Il provvedimento sembra andare nella stessa direzione di altre sentenze che hanno sbloccato o riavviato i concorsi in regioni come la Campania e l’Abruzzo.

L’indizione del concorso da parte del Miur, come si ricorderà, risale al 2011. L’Ufficio scolastico della Calabria per l’espletamento nomina una commissione esaminatrice presieduta dal prof. Antonio Viscomi, ordinario di Diritto del lavoro presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro. La procedura concorsuale, durata circa otto mesi, si  conclude a giugno del 2012, con 98 vincitori. “Un concorso duro e fortemente selettivo – osservano i neo-dirigenti –  se si pensa che i concorrenti solo in Calabria erano più di 2.400”.

Alcuni docenti, tuttavia, non hanno mai accettato il mancato superamento delle quattro prove (una preselettiva uguale per tutti a livello nazionale, due prove scritte e una orale) e si sono rivolti in prima istanza al Tar chiedendo l’annullamento dell’intera procedura concorsuale per supposti vizi di forma o per una presunta incompatibilità del presidente della commissione. I ricorsi sono stati tutti rigettati dal Tar Calabria senza alcuna ambiguità con sentenza n. 145/2013. Non soddisfatti, i ricorrenti si sono rivolti al Consiglio di Stato.

Intanto l’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria ha chiesto ai primi ventisei vincitori di concorso di presentare l’istanza di assegnazione di sede e il curriculum vitae per poter formalizzare già nelle prossime settimane  le assunzioni per il nuovo anno.

Si comincia così a dare ordine e stabilità al sistema scolastico calabrese, gettato nel caos da un dimensionamento selvaggio e incostituzionale, che ha avuto come conseguenza l’accorpamento sotto un’unica dirigenza di scuole situate in paesi distanti tra loro e addirittura in province diverse e la creazione di megaistituti di difficile gestione.