Frascineto, Pina Ferrari uccide il compagno Donato Annesi per punirlo della sua incontinenza

Avrebbe ammazzato il convivente ottantenne procurandogli ustioni di primo e secondo grado con acqua bollente. Donato Annesi, 82 anni, è morto per le ustioni il 25 maggio scorso all’ospedale Cardarelli di Napoli. Pina Ferrari, 46 anni, è accusata anche di avere percosso l’anziano. Dovrà rispondere di omicidio preterintenzionale. Nella tarda serata del 24 maggio scorso aveva telefonato al 112 della Compagnia di Castrovillari chiedendo l’intervento di una pattuglia a casa sua perché, a suo dire, un uomo di sua conoscenza si era nascosto sotto il letto e non voleva andare via. Nonostante la richiesta singolare, la centrale ha inviato una pattuglia, anche perché in sottofondo alla telefonata aveva udito dei lamenti.

Quando i militari sono giunti sul posto hanno trovato Annesi con metà corpo sotto il letto, avvolto in una coperta bagnata dalla propria urina e impossibilitato a muoversi. Dopo avere soccorso l’anziano facendo intervenire il 118, i Carabinieri hanno chiesto spiegazioni alla donna, la quale ha riferito che l’anziano era un uomo di sua conoscenza che nel pomeriggio, mentre si trovava da solo in casa sua si era fatto una doccia bollente con i vestiti addosso, procurandosi delle ustioni. Nonostante le lesioni di secondo e terzo grado, l’uomo non è sembrato in pericolo di vita, ma poi le sue condizioni si sono aggravate ed è stato trasferito nel centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dove Annesi è morto nella notte di domenica scorsa. Dalle indagini sono poi emerse incongruenze nella versione della donna, acuite dalle dichiarazioni dei medici del Cardarelli che hanno riferito che Annesi, in uno dei pochi momenti di lucidità, ha raccontato che era stata la Ferrari a buttargli una pentola di acqua bollente addosso perché aveva urinato nel letto, aggiungendo che non era la prima volta che accadeva. Da ulteriori accertamenti è emerso che la vittima era stata in ospedale tre volte negli ultimi anni con lesioni compatibili con aggressioni ma riferite come incidenti domestici.