Un italiano su cinque non paga il biglietto del bus, lotta ai portoghesi

Secondo una stima le aziende di trasporto pubblico locale perdono in totale 450 milioni all’anno. Ora provano a correre ai ripari. Il conducente si trasforma in controllore, grazie a un articolo dell’accordo firmato venerdì al Ministero del Lavoro. L’intesa raggiunta tra Anav e Asstra (le associazioni di categoria) e i sindacati ha infatti stabilito non solo che per i 116 mila lavoratori del trasporto pubblico locale arriverà un bonus di 700 euro, ma ha dato una grossa spinta all’efficientamento. Caccia spietata ai “portoghesi”. I passeggeri potranno salire solo dalle porte davanti, come accade a Londra e in tante altre città del mondo e i guidatori potranno controllare i ticket. Chi non ce l’ha, dovrà scendere, oppure acquistarlo dal conducente stesso, con un sovraprezzo intorno ai 50 cent. In cambio, il conducente avrà un premio di produzione, legato al miglioramento dell’evasione e alla contrattazione aziendale.

Una realtà “dura” per le aziende. A Napoli sarebbero addirittura 7 su 10 a viaggiare gratis, con la cronaca che racconta di 20 aggressioni a conducenti e controllori solo nell’ultimo periodo. A Venezia si vorrebbe dotare di tornelli tutti gli autobus, dove il tasso di evasione oscilla tra l’8,3 e il 10%, e anche gli approdi di navigazione dei vaporetti, dove i furbetti vanno dal 4,3 al 5,2%.