In commercio si trovano raffrescatori d’aria, sia fissi sia portatili. Quando si tratta di scegliere tra queste possibilità è bene, prima di tutto, documentarsi sulle differenze tra le due tecnologie, così da poter individuare quella che meglio si presta a soddisfare le proprie esigenze.
La principale distinzione fra le due tipologie salta immediatamente all’occhio. I raffrescatori evaporativi fissi, infatti, sono divisi tra modelli a parete e modelli da tetto, richiedono un’installazione comprensiva di presenza di una linea di corrente, di un allacciamento idrico e di un’altezza tra pavimento e soffitto adeguata alla loro installazione.
Quelli portatili richiedono poca manutenzione e offrono infiniti vantaggi come costi dei consumi ridotti, rumorosità limitata, elevata efficacia ed efficienza di funzionamento. I modelli portatili, al contrario, non richiedono installazione, sono subito pronti all’uso e possono essere facilmente spostati.
Il Raffrescatore Evaporativo Portatile ha un funzionamento semplice ma ingegnoso. All’interno contengono particolari pannelli costantemente imbevuti di acqua: il raffreddamento dell’aria nell’ambiente che ospita il raffreddatore sfrutta il naturale scambio termico. Secondo questo principio della fisica l’acqua che viene a contatto con l’aria calda evapora sottraendo calore all’aria.
L’aria stantia e calda viene spinta all’esterno dell’ambiente mentre, all’interno, si crea una gradevole brezza con un abbassamento della temperatura, un’ottimizzazione del microclima e un maggiore comfort per chi vive e lavora nel locale. Immediatamente pronti all’uso, sono dotati di quattro ruote e le due posteriori, essendo girevoli, facilitano la movimentazione dell’apparecchio a fronte di uno sforzo minimo.
Sono dispositivi altamente ecologici perché, a differenza dei tradizionali condizionatori, non rilasciano inquinanti gas refrigeranti ma per rinfrescare gli ambienti utilizzano esclusivamente acqua e corrente. Anche dal punto di vista dell’inquinamento acustico i raffrescatori portatili garantiscono vantaggi, dal momento che durante il funzionamento sono silenziosi.
I raffrescatori evaporativi portatili si attivano collegandoli con una normale spina a una qualsiasi presa elettrica. L’acqua può invece essere prelevata da un serbatoio interno o da una tubazione provvisoria collegata a un raccordo a muro come, per esempio, un lavandino. Da non trascurare anche il peso e le dimensioni ridotte dell’unità mobile, la notevole capacità del serbatoio e i costi energetici ridotti rispetto a quelli richiesti dai tradizionali refrigeratori.
Vero punto di forza dei raffrescatori evaporativi, sia fissi sia portatili, è dato dalla possibilità di utilizzarli con le finestre aperte o in spazi completamente aperti, senza che il raffrescamento risulti meno efficiente.
Mentre il raffrescatore evaporativo fisso trova il suo impiego elettivo in grandi spazi come, per esempio, centri industriali, allevamenti, fabbriche e ospedali, risulta facilmente intuibile, dalle caratteristiche elencate, che il raffrescatore evaporativo portatile si adatti molto bene ad ambienti di dimensioni più contenute.
Sale conferenze, show room, centri sportivi, negozi, uffici e tensostrutture temporanee rappresentano solo una minima parte dei possibili utilizzi. L’aria all’interno dell’ambiente risulta più salubre e il comfort abitativo viene decisamente migliorato.
Per la loro facilità di spostamento rappresentano un’economica e funzionale soluzione anche per raffrescare specifiche aree localizzate di macchinari o capannoni. Possono quindi far fronte a richieste immediate di raffrescamento e possono essere impiegati sia in ambienti interni sia in quelli esterni.
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