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La Regione Toscana destina quasi 20 milioni alle persone con disabilità gravissima

Aumentano i limiti minimi e massimi del contributo destinato alle persone con gravissime disabilità. E’ questa la novità principale della delibera approvata dalla giunta regionale, su proposta dell’assessora al sociale Serena Spinelli, con la quale vengono stanziati quasi 20 milioni di euro destinati alle persone con gravissime disabilità perché possano assumere chi è in grado di prendersi cura di loro. Lo stanziamento, sarà destinato ai 28 ambiti territoriali della regione (Società della salute/Zone distretto), che provvederanno quindi alla presa in carico delle persone e a progettare insieme a loro e ai familiari le risposte ai bisogni. Ai destinatari andrà un contributo variabile da un minimo di 900 euro ad un massimo di 1.200 euro al mese (prima i limiti erano di 700 e di 1.000), sulla base dei bisogni di ciascuno, se il contributo sarà finalizzato all’assunzione di un assistente personale, e da 800 a 1.100 euro (prima i limiti erano 700 e 1.000) se il contributo sarà erogato nei termini di assegno di cura a favore di persone di minore età, i cui genitori si assumono l’onere dell’assistenza.

“Migliorare la qualità della vita delle persone con gravissime disabilità e che hanno bisogno dell’aiuto di un assistente personale: è questo l’obiettivo di un provvedimento che quest’anno abbiamo potuto rafforzare aumentando economicamente i limiti minimi e massimi” ha commentato Serena Spinelli. “Questo contributo – ha aggiunto – va a sostenere i percorsi domiciliari, nella consapevolezza che dare alle persone la possibilità di continuare a vivere essendo supportate nel proprio ambiente domestico e di relazioni, evitando o comunque rimandando il più possibile il ricovero in strutture sociosanitarie, è un elemento importante per il loro benessere complessivo e per le famiglie”. Le persone con gravissime disabilità alle quali è stata data una risposta in termini di contributo per il sostegno all’assistenza al domicilio sono ad oggi oltre 1.800 in tutta la regione. Si tratta di interventi che sono integrativi rispetto a quanto già previsto dai Lea, i Livelli essenziali di assistenza.

Redazione

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