Per i consiglieri comunali grillini che intendono candidarsi in Consiglio regionale e in Parlamento non varrà il vincolo dei due mandati. Luigi Di Maio trasforma il movimento in partito per provare a salvare il salvabile. “Oggi un nostro eletto in un Comune è presidio di legalità e lotta contro i privilegi e contro la gestione disinvolta dei Comuni” ha argomentato Di Maio. Il vice premier annuncia anche “figure che coordinano argomenti. A livello regionale e comunale, per coinvolgere i nuovi, creare spazi e momenti”.
“Pensavamo che dal governo centrale potessimo recepire tutto dai territori ma è impossibile, serve una organizzazione e non è una cosa che giova solo al M5s, ma servirà agli italiani. Lavoreremo per aiutare ancora di più gli italiani a risolvere i problemi. Avremo una organizzazione nazionale e regionale, ne discuteremo nelle assemblee parlamentari e con gli iscritti”.
“Non ho nessuna intenzione di continuare a far passare che il Movimento è una forza politica che non ha competenze e non è in grado. Combatteremo questa narrativa. Essere stato steward, come cameriere e ministro, per me è un orgoglio, ognuno di questi lavori è stata un’occasione di apprendimento. E saluto tutti gli steward che non se la passano bene per causa mia”.
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