Per alcuni interventi di rigenerazione, riqualificazione e sostituzione edilizia non sarà più necessario pagare al Comune di Modena il 50% dell’aumento del valore del bene, così come è previsto dall’articolo 14.1 delle norme del Rue, il Regolamento urbanistico edilizio. Questo nuovo incentivo si applica per gli interventi funzionali a realizzare residenze per studenti in locazione a prezzi convenzionati, per residenze in locazione o in vendita a prezzi convenzionati, per l’ampliamento di aziende manifatturiere in aree produttive già urbanizzate. Lo ha stabilito il Consiglio comunale approvando nei giorni scorsi la delibera di modifica al Rue sulla base degli indirizzi per la riduzione del consumo del suolo contenuti nel provvedimento urbanistico approvato in dicembre. Hanno votato a favore Pd, Sum e CambiaModena, contro Forza Italia e Lega Nord; si sono astenuti i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Modena Volta Pagina e Domenico Campana di Sinistra Unita Modena. La delibera è stata presentata dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli ricordando la continuità con il provvedimento assunto in dicembre e sottolineando l’aspetto sociale dell’incentivo rispetto a studenti e famiglie per gli alloggi. “Per le imprese che si ampliano in aree già urbanizzate – ha aggiunto Vandelli – è evidente l’obiettivo di evitare il consumo di suolo attraverso delocalizzazioni in zone non urbanizzate, senza rinunciare però a consentire alle aziende di svilupparsi, con benefici anche per l’occupazione”. Il capogruppo di Sum Valter Stella ha presentato un emendamento per sollecitare a fornire una mappatura delle aree di competenza comunale sulle quali avviare interventi di desigillazione, così come previsto dagli ordini del giorno già approvati dal Consiglio. Inoltre, l’emendamento chiede che negli interventi espansivi la compensazione avvenga rendendo permeabili aree comunali, in modo prioritario rispetto alla forestazione. L’emendamento è stato approvato da Pd, Sum, Movimento 5 Stelle, CambiaModena, Modena Volta Pagina, con ul voto contrario di Forza Italia e Lega Nord. L’assessora Vandelli ha annunciato che il prossimo martedì verrà presentata alla commissione consiliare non tanto una mappa delle possibili desigillazioni (“quelle le individueremo insieme, sulla base delle politiche di sistema da definire”), ma un’analisi di tutti i rioni della città con indicate le diverse tipologie di uso e trasformazione del territorio. Nel dibattito Marco Chincarini (Modena Volta Pagina) ha motivato l’astensione per le perplessità sulle espansioni delle aziende che, comunque, determinano un consumo di suolo. Sulla stessa posizione anche Luca Fantoni per il Movimento 5 Stelle. Per Adolfo Morandi (Forza Italia) il provvedimento va nella giusta direzione (“abbiamo sempre criticato questi esborsi del 14.1, che hanno provocato danni alle imprese, chiusure di attività e perdita di posti di lavoro”) ma l’incentivo dovrebbe essere più esteso, anche ad altri ambiti, così “rappresenta solo una parziale ammissione dei limiti di quella norma”. “Uno strumento efficace per le politiche urbanistiche che promuovono social housing, rigenerazione e sviluppo economico”, ha sintetizzato il capogruppo del Pd Fabio Poggi ribadendo che la direzione, anche per gli insediamenti produttivi, è quella di evitare il consumo di suolo: “Si tratta di terreni già urbanizzati e si chiede di riequilibrare il valore ambientale con interventi di desigillazione e di riforestazione”.
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