Ozono, selenio, composti organici volanti: tre elementi che ci descrivono sia la composizione chimica dei toner e cartucce per stampanti ma anche il livello di pericolo da non sottovalutare per la nostra salute e il nostro pianeta. Ecco perché è assolutamente necessario procedere allo smaltimento adeguato di questi prodotti per stampanti e proteggere l’uomo da eventuali rischi. Oltre al classico consiglio di utilizzare le stampanti in luoghi ampi e ventilati o non attrezzarsi di moquette che trattengono le polveri, la D.lgs n.152 del 2006 del Ministero dell’Ambiente, e cioè la normativa per lo smaltimento toner, prevede la classificazione di queste apparecchiature nei rifiuti speciali da stampa informatica esausti, quindi pericolosi, e di conseguenza non possono essere buttati nella spazzatura, essere portati nelle discariche comunali o restituirli nel luogo in cui sono stati comperati. Il produttore del rifiuto e i titolari di partita IVA hanno piena responsabilità dei rifiuti che producono e anche di tutto il loro percorso di smaltimento.
Come abbiamo accennato prima, chi è responsabile dello smaltimento è colui che produce inizialmente l’oggetto e riguarda indifferentemente le piccole e le grandi aziende. Vi sono inoltre numerose ditte autorizzate dalla regione a svolgere questo tipo di attività. Vediamo da vicino i passi da rispettare correttamente.
Questi documenti dovranno essere conservati per una durata massima di cinque anni. Un esempio di servizio brillante e professionale viene garantito da Ecorecupero.it che offre massima sicurezza sul rispetto delle leggi e protezione ambientale.
Il Ministero dell’Ambiente ha inoltre chiarito in maniera approfondita che chi non rispetta le varie procedure di smaltimento dovrà pagare determinate sanzioni che variano dai 2.600 euro ai 15.500 per i rifiuti non pericolosi, mentre dai 15.500 ai 93.000 euro per i rifiuti pericolosi. Ma non è finita qui, il produttore sarà penalizzato con un ulteriore sanzione amministrativa che prevede la sospensione della carica del produttore e dell’amministratore da un mese a un anno. Per ovviare alle sanzioni sopraelencate è possibile far parte di un servizio di smaltimento che trasferisce la responsabilità del rifiuto, e gli obblighi burocratici a seguito, ad un altro soggetto giuridico con un contratto di manutenzione. In questo caso stiamo parlando di società che smaltiscono del tutto i toner e i materiali che li compongono. C’è infine un’ultima, interessante alternativa: ottimizzare i processi di stampa e trasferire lo smaltimento ad una gestione on demand. Questa è un’ottima soluzione poiché si abbassano i rischi di inquinamento e gli sprechi.
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