Enrico Rossi afferma che “le politiche di rigore non sono produttive, ma occorre spendere e farlo bene. In Italia dall’inizio della crisi abbiamo investito 1.000 miliardi in meno e se oggi riuscissimo ad investire l’1% del PIL potremmo dare lavoro a 100-150.000 persone”.
“Siamo ultimi in Europa. E per quanto la Toscana vada meglio, visto che il nostro PIL dall’inizio della crisi è diminuito del 3,4% mentre quello nazionale è calato del 6,4%, le cose non si sbloccano. Così in Toscana abbiamo 80.000 disoccupati in più rispetto al 2008” aggiunge il Governatore della Toscana.
Tra le soluzioni alla fase di crisi, per Rossi, vi sono gli investimenti pubblici, l’assunzione di giovani nella Pubblica amministrazione e la lotta alla povertà.
“E’ necessario superare le politiche di corto respiro per guardare ai prossimi due-tre anni per imboccare più decisamente la strada per uscire dalla crisi”.
“Le politiche pubbliche dovrebbero puntare ad incrementare la domanda interna e a determinare la ripresa, ed è possibile farlo destinando 7 miliardi in Italia e 400 milioni in Toscana a chi si trova in estremo disagio”.
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