La mostra è ospitata alla Galleria d’Arte Moderna di Roma fino al 26 marzo 2017. Dipinti, disegni, sculture, ceramiche, mobili e giocattoli raccontano la figura e il complesso percorso artistico di Giovanni Prini uno dei più significativi scultori del Novecento italiano.
Nato a Genova nel 1877 e venuto a mancare a Roma 1958, è stato scultore, pittore, artigiano. Insieme alla moglie Orazia Belsito, ha aperto le porte della sua casa-studio su via Nomentana agli esponenti più giovani della vita culturale della romana, amici, intellettuali e artisti tra cui Duilio Cambellotti, Umberto Boccioni, Cipriano Efisio Oppo, Sibilla Aleramo, Gino Severini, Ettore Ximenes, Antonio Maraini, Giacomo Balla.
Il percorso della mostra ha inizio dal Salotto Prini, raffigurato nel quadro Nello specchio di Giacomo Balla e rievocato anche attraverso la presenza di alcuni mobili disegnati dall’artista. Numerosi i ritratti della moglie Orazia e le opere di artisti e assidui frequentatori della casa che testimoniano i legami di amicizia, tra gli altri, con Cambellotti (Nudo, 1904), Severini (Autoritratto, 1904; Ragazza in blu, 1905), Domenico Baccarini (La moglie di GiovanniPrini, 1906), Mario Sironi (Ballerina, 1916 ca). In mostra anche un olio inedito di GiacomoBalla del 1903.
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