La più grande città governata dalla Lega di Matteo Salvini è senza sindaco defenestrato dalle dimissioni di massa. A Padova arriverà un commissario prefettizio in vista di nuove elezioni comunali per il dopo Bitonci.
I firmatari sono consiglieri che vanno dal M5S a Forza Italia insieme ad altri membri della maggioranza già passati al Gruppo misto.
Diatribe interne hanno consumato questa consiliatura terminata poco prima di metà mandato. Le cronache locali riferiscono che a fare precipitare la situazione sarebbe stato il caso Saia. L’assessore alla Sicurezza, Maurizio Saia, avrebbe ingaggiato una diatriba con diversi consiglieri comunali anche di maggioranza. Le sue dimissioni non sono arrivate e quanto pare questo ha contribuito ad aprire il vaso di pandora. Palazzo Moroni è diventato una polveriera.
L’ex sindaco di Padova non molla. Anzi raddoppia. “Mi ricandiderò sindaco perché so che la maggior parte dei padovani è ancora con me“. In Italia non è la prima volta che un sindaco defenestrato venga rieletto.
Del resto il sindaco Bitonci, con i suoi modi “trumpiani”, ha sempre riscosso il sostegno dei padovani. Il dibattito politico si accende. Lo strappo è consumato e le ferite in ogni caso saranno difficili da sanare.
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