All’ex infermiere Albano Crocco è stata mozzata la testa mentre era ancora in vita. E’ l’orribile verità che emergerebbe dall’autopsia eseguita dal medico legale Alessandro Bonsignore. L’uomo di 68 anni sarebbe stato raggiunto da una rosa di pallini di piccolo calibro alla schiena da una distanza non troppo ravvicinata. Sul cadavere ne sono stati trovati 6 fermati a un livello superficiale.
L’omicida ha colpito Crocco con una grossa arma pesante e dalla lama molto affilata. In totale 3 colpi per decapitarlo. L’ex infermiere ha cercato di difendersi. Il medico legale ha trovato le dita della mano destra frantumate. Il corpo è stato trascinato per un centinaio di metri e gettato nel dirupo.
L’infermiere Claudio Borgarelli, nipote della vittima, indagato per omicidio volontario, è stato sottoposto alla prova dello stub per verificare se ha usato di recente un’arma da sparo. La verifica è stata effettuata nella sua villetta di Craviasco di Lumarzo. All’uomo sono stati effettuati rilievi con spugnette imbevute di sostanze speciali sulle mani e sulle braccia per accertare se ci sono tracce di polvere da sparo.
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