Il Gip Giulia Pravon, a conclusione dell’interrogatorio di garanzia, ha ritenuto che non ci fossero i presupposti per confermare il fermo, ma “ha ritenuto necessario convalidare la misura di custodia cautelare in carcere – spiegano i difensori Davide Scarpa e Pierpaolo Chiorazzo – perché ha manifestato squilibrio psichico”.
Cristina Carenzo ha dimostrato un atteggiamento più collaborativo rispetto ai giorni scorsi, continuano i legali, “ma non si ritiene responsabile della morte della madre”.
I due difensori hanno fatto richiesta al gip di visita psichica e di poterla avviare in un istituto per il suo recupero. La donna era stata fermata giovedì sera dalla polizia con l’accusa di avere massacrato di botte la madre di 81 anni al culmine di un litigio.
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