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La mostra “Escher” arriva a Bologna

Maurits Cornelis Escher è considerato una delle menti più brillanti del XX secolo. Il termine “artista” non è certamente sufficiente per delineare una personalità eclettica come la sua: egli ha saputo attingere ai più disparati universi della conoscenza umana per dar vita a un immaginario fatto di paradossi visivi di rara suggestione e bellezza, dando un contributo fondamentale al mondo dell’arte moderna – ma non solo. “Solo coloro che tentano l’assurdo raggiungeranno l’impossibile”, diceva l’illustre olandese, palesando la sua assenza di limiti nella ricerca di pattern visivi con cui mettere in discussione la logica della realtà geometrica. Infatti, le celebri tipologie di “oggetti impossibili” da lui ideate hanno dato vita a un nuovo modo di percepire l’immagine, creando un punto di vista “infinito”, in quanto messo costantemente in discussione di fronte all’incessante processo di metamorfosi delle forme visive.

Da pochi giorni, Bologna offre l’occasione di immergersi nell’universo di illusioni ottiche escheriane, grazie alla mostra intitolata all’artista olandese, che sbarca nel capoluogo dell’Emilia-Romagna dopo il notevole successo ottenuto al Chiostro del Bramante di Roma. Prodotta da Arthemisia Group con il patrocinio del Comune di Bologna e in collaborazione con la Fondazione Escher, la mostra ripercorre le tappe decisive della sua produzione grafica e d’incisione, offrendo la possibilità di ammirare oltre 150 opere di immenso pregio artistico. Tra gli highlights dell’esposizione, fanno capolino opere come “Mano con sfera riflettente” (M.C. Escher Foundation), “Casa di scale” (Collezione Giudiceandrea), “Giorno e notte” (Collezione Giudiceandrea) e “Altro mondo II” (Collezione Giudiceandrea), giusto per citare alcune delle opere più conosciute. Inoltre, accanto ai celeberrimi capolavori, è presente un’interessante sezione intitolata “Eschermania”, dove si possono osservare da vicino le influenze apportate dall’artista sulla sfera del quotidiano.

Info pratiche

“Escher” si potrà visitare fino al 19 luglio 2015, presso le nuove sale di Palazzo Albergati, che si trova ubicato al civico 28 di Via Saragozza. La location è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici: dalla Stazione Centrale è consigliabile prendere la linea 33 degli autobus urbani e scendere alla fermata Aldini, che si trova a pochi passi da Palazzo Albergati. Per chi ha bisogno di fermarsi in città, l’ideale è trovare una sistemazione in centro: per conoscere gli alloggi disponibili nell’area in questione, è possibile consultare la sezione hotel a Bologna di una piattaforma come questa, così da farsi un’idea anche sulle fasce di prezzo. Se alloggiate in centro, potrete spostarvi tranquillamente a piedi, seguendo le indicazioni segnalate su questa pagina.

Redazione

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