L’eurodeputato Piernicola Pedicini comunica che “la Commissione europea ha comunicato l’avvio di una procedura d’indagine e sta valutando ora le risposte fornite dalle autorità italiane per verificare la situazione ambientale e sanitaria provocata dalle estrazioni petrolifere che si stanno effettuando in Val d’Agri (Basilicata), dov’è ubicato il più grande giacimento su terraferma d’Europa”. “Una volta terminata questa valutazione, – ha scritto nella risposta a Pedicini il commissario europeo per l’Ambiente Karmenu Vella – sarà stabilito il seguito appropriato”. “Nell’interrogazione – aggiunge Pedicini – veniva evidenziato che l’area interessata é attraversata da un parco nazionale ed é ricca di sorgenti sotterranee e bacini idrici, che forniscono acqua potabile e d’irrigazione in Basilicata e Puglia. L’attivitá estrattiva coinvolge un sito di interesse comunitario Sic (It9210143 Lago del Pertusillo). Analisi e studi dimostrano il forte inquinamento sia delle falde acquifere che degli invasi idrici, con la presenza di metalli pesanti in concentrazione superiore ai limiti europei, nonché un’anomala distribuzione di tumori e malattie cardiorespiratorie nell’area”. I fatti riguardano la concessione petrolifera Eni/Shell, denominata “Val d’Agri”.
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