Ad allertare la Polizia un collaboratore della donna, che da qualche tempo gestisce una comunità per minori. L’abitazione si trova piuttosto isolata, in cima a una collina. L’uomo ha visto la porta del garage aperto e la luce accesa e ha pensato che ci fossero i ladri. Ha scavalcato la recinzione ed è andato a vedere. Quando è entrato nel garage ha visto i corpi senza vita e ha chiamato il 113.
I cadaveri straziati di Yuri Nardi, poliziotto di 41 anni, e di sua moglie Laura Arcaleni di 40 anni, entrambi tifernati, sono stati trovati nel garage della loro abitazione a Uppiano, frazione di Città di Castello. La prima ipotesi è che si tratti di un omicidio-suicidio.
Sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato tifernate, guidati dal vice questore aggiunto Marco Tangorra, insieme al 118. Nardi è un poliziotto in servizio alla squadra Volante di Città di Castello. Aveva fatto il turno di notte senza dare ai colleghi il minimo segno di quanto sarebbe poi accaduto. La prima ricostruzione è che l’uomo, per dissidi familiari abbia afferrato il suo fucile a pompa, regolarmente detenuto, e abbia sparato in testa alla coniuge al culmine di un litigio. Poi si sarebbe rivolto l’arma alla testa, facendola finita. La coppia non aveva figli.
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