L’uomo di 36 anni, originario di Mirano, ha visto morire la ragazza tra le sue braccia. Non ha retto al dolore e si è tolto la vita impiccandosi nel cantiere del Pp1, vicino ai palazzi di piazza Salvemini. Anna Zacchettin, 26 anni, di Ponte San Nicolò, è morta probabilmente a causa di un collasso causato dall’assunzione di cocaina. Andrea Coppo e Anna Zacchettin si erano conosciuti. Inizialmente si trovavano in gruppo perché la ventenne aveva già un fidanzato. La loro storia è terminata e subito dopo lei si è trasferita a casa di Andrea Coppo a Cadoneghe. Lui si è iniettato una dose di eroina, lei di cocaina. L’uomo si è svegliato e ha trovato la compagna in preda alle convulsioni. La crisi durava ormai da tempo e lui non se n’era accorto. Ha chiesto aiuto al padre, ha telefonato al 118 ma non c’è stato nulla da fare. Gli accertamenti svolti dai Carabinieri hanno dimostrato che si è trattato di un collasso causato dall’assunzione di stupefacenti.
Lui, dopo essersi disperato per ore, ha chiesto al genitore di portarlo a Padova. Gli ha chiesto un passaggio fino in stazione. Quindi si è impiccato con un tubo di gomma agganciato ad una ringhiera. L’allarme l’ha dato un altro tossicodipendente che si trovava lì per farsi una dose. Di fronte al corpo senza vita non ha esitato a dare l’allarme al 113.
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