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In ricordo del poeta Mario Luzi nel centenario della nascita

  Nasce a Firenze nel 1914, dove si laurea in Lettere. Da subito, negli anni ’30 collabora a riviste d’avanguardia come “Il Frontespizio” e “Campo di Marte”,legandosi all’ambiente degli “ermetici”fiorentini” Bo, Bigongiari e Paronchi. Sono gli anni dell’insegnamento nelle scuole secondarie e dal 1955 all’Università fiorentina Letteratura francese. La sua prima raccolta di liriche è La barca del 1935 ed in seguito Avvento notturno (1940), Un brindisi (1946 e Quaderno gotico(1947). Raggiunge la piena maturità poetica e si impone come una fra le figure centrali della poesia italiana contemporanea con due raccolte degli anni ’50: Primizie del deserto (1952) e Onore del vero (1957). La sua produzione prosegue assiduamente, affiancata ad un’intensa attività di autore di saggi e opere teatrali nonché traduttore. Fra le opere più recenti si ricordano Per il battesimo dei nostri frammenti (1985), Frasi e incisi di un canto salutare(1990), Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994) e La Porta del cielo(1997). Nel 1996 è insignito della Legion d’Onore dallo Stato francese e candidato al Nobel; nel 1999 è, da Giovanni Paolo II, scelto per scrivere i testi della Via Crucis, e nominato Senatore a vita. Negli ultimi anni aveva scelto per riposarsi la cittadina medievale di Pienza, un posto stupendo della collina toscana. Qui Mario Luzi continuava nella sua missione di discepolo della Parola. Il compito che si era dato era quello di “arrivare al cuore delle cose con il diamante della poesia. Cercare di dare un nome al nulla, alle sensazioni, alla paura e alla felicità, allo sgomento di esistere, con la pura musica delle parole.” La sua scomparsa, ricordata con affetto da tutto il mondo letterario e accademico, è avvenuta il 28 febbraio 2005. Lo scorso 15 marzo, a Pienza, nell’ambito delle celebrazioni centenarie, è stata riscoperta e pubblicata una sua poesia giovanile inedita del 1934. Si tratta di una ventina di versi, “L’amore”, che il Maestro aveva quasi disconosciuto e messo da parte. “È una poesia, come scrive il biografo Stefano Verdino, di taglio romantico, effusiva, che risente dei classici appena studiati dal Luzi ragazzo…Non c’è ancora il Luzi dell’ermetismo, siamo nel periodo de La barca”, lo stile è questo. È la poesia di un giovane che comincia il suo percorso”. In questo 2014, anno celebrativo del centenario della nascita, sono numerose le iniziative per ricordare il Maestro toscano. Di prossima pubblicazione una raccolta di prose inedite fra le quali una cronaca della stazione fiorentina di Santa Maria Novella in costruzione. Scandicci, la Svizzera e Milano ospiteranno conferenze, convegni e mostre.        

Redazione

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