“La giunta comunale ha approvato oggi le linee guida per la concessione degli orti urbani che propongono alcune novità per incentivarne l’utilizzo con l’obiettivo di riqualificare alcuni spazi in degrado, sostenendo la socialità e la partecipazione dei cittadini e offrendo un supporto per attività terapeutiche di riabilitazione fisica e psichica – ha dichiarato l’assessore alla cura urbana Cristina Balbi che segue il progetto insieme all’assessore alle risorse economiche Michela Cavalieri -. L’obiettivo di ampliare le categorie a cui assegnare gli orti, per favorire quindi anche le famiglie per cui potrebbero rappresentare un sostegno al reddito, se lo era già posto lo scorso anno l’assessore Antonio Dalla Pozza e finalmente oggi riusciamo a concretizzarlo. Sarà successivamente il consiglio comunale a trasformare queste linee guida in un vero e proprio regolamento”.
Attualmente ci sono 56 orti in via Baracca e 24 in via Fratelli Bandiera, 6 dei quali in disuso, grandi 50 metri quadrati, assegnati con bando pubblico agli over 65 e a chi è in quiescenza lavorativa. 21 nuovi orti sono stati realizzati in via Adige ma non sono ancora stati assegnati.
“Desideriamo ampliare il numero degli orti in città dislocandoli in varie zone. I prossimi nasceranno in Valletta del Silenzio e a Debba. Inoltre prevediamo la possibilità di collaborazioni tra pensionati e famiglie – conclude Balbi -: i primi potranno così dedicare il loro tempo alla coltivazione della terra facendo sì che le famiglie possano usufruire dei prodotti coltivati e dando modo ai figli di avere contatto con la terra”.
Sono cinque le categorie per l’assegnazione degli orti, su versamento di un canone, previste dalle Linee guida.
Agli orti per gli over 65 vanno ad aggiungersi gli “Orti per famiglie” pensando anche ad una forma di collaborazione tra pensionati e famiglie che potrebbero presentare la domanda insieme. Gli “Orti sociali” potranno essere richiesti per finalità educative, terapeutiche, didattiche e culturali, quelli “di prossimità” sono riservati a qualsiasi cittadino che desidera coltivare l’orto ma che non ha particolari difficoltà e pertanto pagherà un canone più elevato rispetto alle altre categorie. Infine ci saranno gli “Orti per le associazioni”.
Il canone, inoltre potrà essere ridotto, esentato o corrisposto con modalità diverse.
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