Entro febbraio il PGTU dovrà essere adottato dalla Giunta capitolina per poi proseguire l’iter con il parere dei Municipi, le osservazioni dei cittadini e l’eventuale integrazione delle osservazioni accolte. Passaggio finale, l’approvazione dell’Assemblea capitolina.
L’ultimo piano elaborato dall’amministrazione, che risale al 1999, si limitava all’area urbana all’interno del GRA; da allora la popolazione che risiede fuori dal grande raccordo anulare è passata dal 18 al 26%, con un pendolarismo dalla provincia verso la città che, dal 2004 al 2012, è aumentato del 60%.
Il documento in fase di approvazione, partendo da queste ultime osservazioni, suddivide il territorio in 6 zone che vanno da quella compresa nelle Mura Aureliane (zona 1), fino a Ostia (zona 6), passando per le aree delimitate rispettivamente dall’anello ferroviario (zona 2), dalla circonvallazione esterna (zona 3), dal GRA (zona 4) e per l’area extra GRA (zona 5).
Obiettivi principali del nuovo piano: un aumento del 6% dell’uso del TPL; aumento del 20% sia della velocità sulle strade di grande viabilità che degli utenti serviti; incremento del 40% delle corsie preferenziali e, in tema di sicurezza stradale, dimezzamento delle vittime di incidenti entro il 2020. Per la ciclabilità, è previsto il raggiungimento del 2% dell’uso sistematico della bici anche attraverso il rilancio del Bike sharing con 80 ciclostazioni e 1000 biciclette in più. Quanto al Car sharing, l’obiettivo è triplicare l’offerta introducendo, accanto al servizio già in vigore, fino a 2500 veicoli per il servizio a flusso libero.
Altri elementi portanti del PGTU sono: isole ambientali per l’intero centro storico e una in ogni municipio; gestione centralizzata e coordinata dei semafori. Interventi di riorganizzazione del sistema di distribuzione delle merci sono stati individuati nel controllo degli accessi nei varchi elettronici, nell’estensione nella zona 2 della tariffazione degli stalli merci, in un sistema di prenotazione degli stalli disponibili e nella realizzazione di transit point per accorpare le merci e ottimizzare la distribuzione. Applicazione massiccia delle nuove tecnologie digitali a servizio della mobilità, in particolare sui sistemi di informazione all’utenza, monitoraggio del traffico e controllo dei punti critici della rete stradale.
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