La Tares – ricorda Ama in una nota –, istituita per legge nel 2011, serve a coprire i costi relativi alla gestione dei rifiuti e ai servizi comunali. Comprende, pertanto, due voci: la tassa rifiuti per i servizi di igiene urbana e il tributo per i servizi indivisibili resi dai Comuni come l’illuminazione pubblica, la manutenzione del verde e quella stradale.
La terza rata della Tares comprende anche la maggiorazione per i servizi indivisibili: 30 centesimi per metro quadro dell’immobile. Maggiorazione che non va all’amministrazione capitolina ma passa direttamente allo Stato.
Per la sola voce relativa ai “servizi indivisibili” occorre utilizzare il modello F24 semplificato, allegato alla comunicazione inviata a casa degli utenti. Se si incontrano problemi per la presenza della spunta sul campo “Saldo”, per procedere è sufficiente togliere la spunta. Sia il sistema bancario che quello postale – spiega sempre Ama – sono informati sulla corretta procedura per portare a termine l’operazione.
Se invece si utilizza il modello F24 unificato, i dati riportati sul modello F24 semplificato devono essere riportati nel quadro “Imu e altri tributi locali” e non è necessario inserire il “numero identificativo operazione”.
Ama ricorda infine che, registrandosi su www.amaroma.it, si può visualizzare il proprio contratto e scaricare sia il bollettino Ama sia il modello F24 per i “servizi indivisibili”, cliccando sulla sezione Tariffa Rifiuti.
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